Infortuni: Spitaleri, priorità è investire su qualità del lavoro
“I gravissimi incidenti sul lavoro avvenuti in questi giorni in Fvg sono la più drammatica testimonianza che il tema della sicurezza va affrontato subito con strumenti nuovi. Non è tempo per la politica di battibeccare sulle poltrone, ma di dare risposte immediate alle emergenze degli italiani”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Salvatore Spitaleri, a poche ore dall’infortunio mortale avvenuto a Monfalcone ai danni di un diciannovenne e dopo l’incidente costato la vita a un giovane operaio a Fagagna.
Secondo Spitaleri “siamo sgomenti davanti a tragedie simili, rese ancora più dolorose dalla giovane età delle vittime. Morire sul proprio posto di lavoro è quanto di più intollerabile per una società che vuole e deve dirsi civile. Il primo pensiero va ovviamente alle famiglie e ai cari delle vittime, cui esprimiamo il nostro più profondo cordoglio e vicinanza. Il secondo pensiero – sottolinea Spitaleri – va invece alle forze politiche tutte, a ogni livello, alle categorie economiche, ai sindacati, affinché si possa davvero affrontare il tema della sicurezza sul lavoro in modo nuovo e più efficace, senza scorciatoie o facili scaricabili”.
“Non è accettabile – evidenzia Spitaleri – fermarsi alla sola solidarietà o peggio alla rassegnazione. In questi mesi lo abbiamo detto con forza: il lavoro è dignità e va messo al centro di qualsiasi programma politico e di governo che abbia l’ambizione di creare speranza e dare un’idea di futuro. Inoltre è sempre più urgente parlare di qualità del lavoro, focalizzandosi su sicurezza e stabilizzazione dell’occupazione, indiscutibili priorità del nostro tempo”.
Secondo Spitaleri “i dati ci dicono che gli infortuni e le malattie professionali non sono diminuiti, anzi: ciò impone maggiore impegno sul fronte della prevenzione e del monitoraggio. Investire sulla qualità del lavoro significa anche questo, così come mettere in campo strumenti utili a favorire l’occupazione stabile, anche in virtù del fatto che insicurezza e precarietà sono legate a filo doppio. Noi faremo la nostra parte, stimolando chi oggi ha la grande responsabilità di dare nuove risposte, chiare e incisive, senza perdersi in chiacchiere e guerre elettorali che impediscono al Paese di avere stabilità”.