30 Luglio 2018

Dl Ministeri: Rojc (Pd), no a Cultura in un Ministero calderone

Intervento in Aula della senatrice del Pd sul dl Riordino dei Ministeri

La cultura deve rimanere terreno d’impresa e di diffusione creativa, di comunità, perché solo attraverso una sinergia tra Beni culturali, Turismo e Sviluppo economico, è possibile far emergere le nostre eccellenze e le nostre competenze”. Cosi la senatrice del Pd Tatjana Rojc, intervenendo in aula per motivare il proprio voto negativo al decreto che riordina le attribuzioni dei ministeri, portando come esempio “l’irragionevole” spostamento delle deleghe sul turismo dal ministero dei Beni culturali alle politiche agricole.

“Non vorrei dovessimo richiamare – ha aggiunto Rojc – le parole di Alcide de Gasperi che nel 1913 parlava di una parabola discendente della nostra cultura, che ormai si piega verso la decadenza. Cos’è se non decadenza, si è chiesto polemicamente la senatrice del Pd, la volontà di far convergere problematiche e necessità specifiche in un unico calderone, che ha più il sapore di un franchising che non di un Ministero con delle serie basi programmatiche, basi che è la politica a dover indicare?”

Per Rojc “c’è il pericolo concreto di scivolare verso un “finis terrae” dando il segnale alle generazioni future di come non ci si debba preoccupare dell’educazione al pensiero critico.”

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