Serracchiani, estendere operatività Finest alla Cina
“Sostenere fin dall’avvio l’internazionalizzazione delle PMI”
“In un momento storico che vede l’apertura di nuovi e importanti mercati per la nostra regione, bisogna fare attenzione a non snaturare i soggetti che possono accompagnare l’internazionalizzazione delle imprese, come è nella missione di Finest. L’operatività di Finest sia estesa alla Cina”. Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, commentando notizie di stampa in base alle quali sarebbe in corso un’iniziativa della Regione Veneto intesa a modificare l’oggetto societario di Finest Spa, società sorta nel 1991 con legge dello Stato per favorire l’internazionalizzazione delle imprese del Nordest italiano, partecipata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Regione Veneto edalla Provincia Autonoma di Trento.Riferendosi a una lettera inviata dal vicepresidente del Veneto con delega al Patrimonio Gianluca Forcolin al presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, in cui si propone di chiedere al Governo che l’operatività di Finest sia orientata a sostenere le imprese del territorio, Serracchiani rileva che “innovare la mission di Finest non è idea di oggi, ma bisogna fare in modo da evitare che si creino sovrapposizioni inutili, ad esempio con l’attività di Friulia, che peraltro controlla Finest, e che i nuovi indirizzi finiscano per andare a scapito del territorio regionale”.
Per Serracchiani “il sostegno alla proiezione internazionale delle nostre imprese non deve essere in alcun modo scambiata per incentivo alla delocalizzazione. Ma una parte irrinunciabile della nostra vocazione geopolitica ed economica è la penetrazione in mercati che sono in piena espansione e che dimostrano interesse verso i nostri asset, come sta accadendo con la Belt and Road Initiative. E su questa linea – conclude – si dovrebbe chiedere al Governo di intervenire, con particolare riguardo alle Pmi e alle loro necessità iniziali”.