Leader politici o bulli e pupe?
Identificare il “leader” come un onesto trascinatore carismatico, che anteponga ai propri interessi di parte il bene della comunità, è forse utopia?
Un paese democratico non ha sicuramente bisogno di leader opportunisti, autoritari, esaltati o ambiziosi che “purchè se ne parli” mettono a rischio la loro reputazione ed imbarazzano i concittadini. Un vero leader politico dovrebbe innanzitutto educare civicamente con l’esempio, vivendo secondo i valori in cui dichiara di credere e voler sostenere, quindi promuovere e sviluppare il territorio che rappresenta, con una visione completa e riformista per la sua gente, coinvolgendola nel suo progetto, con un dialogo aperto e costante e con tutti, anche con chi la pensa diversamente.
Un leader deve saper cogliere e capire le reali esigenze dei concittadini, unire la comunità perché sostenga e possa beneficiare delle attività di promozione del territorio, ispirando e motivando entusiasmo e passione nella popolazione.
Ma forse pretendo troppo nel mio immaginario.
Nel mio ottimismo, mi auguro sappiamo promuovere altri talenti, facendo crescere collaboratori tra i quali poi magari emergerà uno che gli succederà, perché se è vero che il potere logora, prima o poi dovranno lasciare il posto conquistato e occupato per un po’ di tempo.
Quindi, quando arriva il momento, andiamo a votare, perché è un nostro diritto – dovere, non per esprimere scheda bianca che è come accettare che gli altri decidano per noi.
Se poi i candidati non sono quelli che vorremmo, è importante comunque esprimere una nostra preferenza. Qualcuno alla fine sarà eletto, meglio essere coinvolti in quella scelta che auto-escludersi.
Auguriamoci poi, che dopo una campagna elettorale magari dai toni forti e forse infuocata, ma sempre corretta.., tutti si possano ritrovare a festeggiare le nuove amministrazioni, e che queste sappiano rappresentare i desideri di tutti, anche di quelli che non li hanno votati.
Francosa