Pd resta partito plurale
Shaurli: scelta Renzi poco interessante per Paese
“Non condivido la scelta di Renzi, non capisco politicamente tempi, motivazioni e obiettivi, non vedo oggi alcun eventuale miglioramento per l’offerta politica e le proposte per cittadini e imprese. Non grido al tradimento, ma, fatta così, mi pare solo l’ennesima scelta dettata da quei personalismi in cui si è avvitata la politica italiana degli ultimi anni“. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando l’annuncio dell’ex premier Matteo Renzi di uscire dal Pd per formare un suo partito.
“Una scelta forse utile ad una classe dirigente ristretta ma – spiega Shaurli – poco interessante per il Paese e il suo futuro. Il Pd, che è nato come area di raccolta delle tradizioni democratiche italiane e rimane la casa di tutti i riformisti, pochi giorni fa si è assunto una grande e difficile responsabilità. E in questo frangente la nostra comunità ha bisogno di unità, serietà e capacità, non di incomprensibili divisioni”.
Per il segretario dem “la nostra comunità, i nostri iscritti e sostenitori hanno fatto un congresso un anno fa e credo siano stufi di rivedere nuove divisioni dopo quelle già viste in passato. Hanno dato tanto in questi mesi, dalla passione all’impegno messi in campo alle europee e alle amministrative, quando magari qualcuno già preparava scissioni e divisioni. A loro – precisa Shaurli – voglio dire grazie e rassicurarli tutti: il Pd resta il partito plurale nato all’ombra dell’Ulivo e ci dispiace per chi se ne va, perché qui lascia una famiglia e resta più solo“.