“La clausola di salvaguardia va chiesta, ma dobbiamo sapere già che non sarà sufficiente”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani, commentando la richiesta avanzata al Governo dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalle altre autonomie speciali del Nord, di una norma di salvaguardia, da inserire nella spending review.
Secondo Serracchiani “il Paese è messo alla prova e anche il Friuli Venezia Giulia ha di fronte un periodo molto duro in cui, per assicurare la tenuta del bilancio, per garantire i servizi e tenere accesa la fiducia di ripartire, saranno richiesti sforzi, strategie e scelte difficili. E sicuramente non bastano gli interventi cosmetici o gli annunci senza seguito finora operati dalla giunta Tondo. Fare una seria spending review – puntualizza – non significa sforbiciare un po’ qua e un po’ là, ma mettere in piedi una riforma strutturale affinché la macchina della Regione con tutte le sue articolazioni funzioni meglio costando meno”.

La Regione impone a Promotur di tagliare i costi, e così l’ente chiude gli impianti. Come conseguenza, i gestori dei rifugi cercheranno di non pagare il personale e alla fine i turisti pretenderanno una riduzione del prezzo pagato. La previsione negativa è di Sandro Della Mea, consigliere regionale del PD che attacca: “In questo modo, invece di sostenere, si finisce per penalizzare il sistema turistico montano”.

“Siamo pronti ad azioni anche forti, ma prima Tondo deve fare tutti i passi che gli competono con il Parlamento, con Monti e se serve fino a Napolitano”. Lo ha affermato oggi a Udine l’europarlamentare Debora Serracchiani al termine della riunione sulla spending review con presidente della Regione, Renzo Tondo, con i parlamentari e i capigruppo consiliari.

“Siamo pronti al dialogo ma ognuno faccia la sua parte”. Così il deputato del Pd Ettore Rosato al termine della riunione con il presidente della Regione Renzo Tondo, i parlamentari e i capigruppo consiliari.
“Abbiamo sempre detto che il patto sottoscritto da Tondo con Tremonti era un errore – ha affermato Rosato – e che quei 370 milioni annui non si dovevano dare, e per questo ora siamo pronti a sottoscrivere un emendamento per rinegoziare quell’impegno: è una richiesta legittima che faremo tutti congiuntamente al Governo”.

“Il nostro atteggiamento è stato e rimarrà attento e propositivo, ma Tondo deve mostrare di voler fare sul serio le riforme, non solo annunciarle”. Lo afferma il deputato del Pd Ettore Rosato, commentando le parole del presidente Renzo Tondo sul ddl di razionalizzazione di enti, aziende e agenzie regionali alla luce della spending review.

“Bocciata, in audizione, la riforma degli Erdisu, almeno nella forma in cui è stata proposta attualmente dalla Giunta”. La nota è di Franco Codega, consigliere del PD.
“Oggi pomeriggio si sono svolte nell’Aula del Consiglio le audizioni relative al ddl n. 208 , che per gran parte si occupa della riforma degli Erdisu della nostra regione. I Rettori delle due Università, i Presidenti degli attuali Erdisu, i rappresentanti dei due Consigli degli studenti hanno sonoramente stigmatizzato alcuni punti salienti della proposta della Giunta.

Si presenta o no, l’europarlamentare Debora Serracchiani, come candidata del Pd e del Centrosinistra alla presidenza della Regione nel 2013?

«Decideremo tutto il 21 luglio», risponde l’interessata. Ecco, intanto, che cosa ci ha anticipato su altri temi.

Il Pd come interpreta l’azione dei cattolici?

«I cattolici sono parte integrante della storia di questa regione e la loro è una funzione straordinaria e importante. Sono assolutamente condivisibili tante iniziative che i cattolici portano avanti nell’ambito della sanità, per gli enti locali, sulla famiglia. Mi auguro che ci sia una relazione sempre più stretta tra mondo cattolico e mondo politico, perché altrimenti sarà difficile perseguire con efficacia l’obiettivo del bene comune. E ci tengo a sottolineare che i cattolici sono una componente costitutiva e attiva del Pd».

Il direttore del Messaggero Veneto, nel suo editoriale di martedì, ha sostenuto che “è giunto il momento di una Grosse Koalition per il Friuli Venezia Giulia”, precisando che non sarebbe una nuova compagine amministrativa ma “una rinnovata comunione di intenti a beneficio della comunità”. E ha detto anche come fare: i nostri deputati e senatori “di destra, di sinistra, di centro e leghisti dovrebbero fare lobby a Roma”, anzi, dovrebbero “calare sulla capitale armati dello stesso vigore manifestato negli scontri correntizi interni”.

“La gestione dell’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest, richiesto da Terna e dalla Danieli-Abs per, garantire la sicurezza e la continuità energetica, è l’esempio eclatante della distanza della Giunta regionale e del presidente Renzo Tondo dalla politica industriale e energetica”.
Lo scrivono in una nota il Gruppo consiliare Fvg Pd, il Pd della Provincia di Udine e il Forum Ambiente e Tavolo Energia Pd Fvg che fanno notare inoltre che “negli ultimi quattro anni l’esecutivo regionale non è riuscito né ad aprire con la Danieli un’interlocuzione efficace sul destino industriale dell’importante azienda friulana, né quantomeno ad indicare i modi attraverso cui disporre di energia a prezzi convenienti per il sistema produttivo locale”.