I Giovani Democratici della provincia di Pordenone sabato 10 marzo saranno presenti con un gazebo (al mattino al mercato di Pordenone e al pomeriggio dalle 16 in piazzetta cavour) per sostenere la raccolta di firme a favore della proposta di iniziativa popolare per ridurre gli stipendi dei parlamentari, dei rappresentanti nelle istituzioni eletti dai cittadini e di tutti i dirigenti e funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica ed equiparati , ed adeguarli alla media degli stipendi europei. L’iniziativa è stata pubblicata, come richiesto dalla legge, sulla Gazzetta ufficiale n.227 del 29.09.2011 e da quel giorno è iniziata la raccolta di firme che si concluderà entro la metà di questo mese. Marco Cavallaro, Segretario Giovani Democratici della Provincia di Pordenone
Il centrodestra regionale sembra non aver capito che sono finiti quei tempi, quando si attingeva con leggerezza al bilancio regionale”. Lo afferma il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Sandro Maran, commentando l’impugnazione da parte del Governo della legge finanziaria 2012 del Friuli Venezia Giulia. Secondo Maran “certi comportamenti nei provvedimenti della spesa pubblica non sono mai stati accettabili, ma oggi in tempi di difficoltà per le casse della Regione, risultano particolarmente intollerabili. Il presidente Tondo e la Giunta dovrebbero essere consapevoli più di tutti gli altri che la priorità va data allo sviluppo e al lavoro, e non certo – puntualizza – all’erogazione di contributi a pioggia. Di fronte a questa impugnazione risalta ancora una volta l’assurdità di una Giunta Tondo che rivendica di aver ridotto il fantomatico debito lasciato da Illy”.
Per l’esponente democratico “risorse sempre più scarse devono essere utilizzate in modo efficace e questo implica una differente agenda di governo, chiare priorità e riforme coraggiose. Insomma – conclude – una concezione della Regione completa diversa da quella di Tondo”.
“Per il tarvisiano e la montagna friulana in generale la soluzione è in Europa e si chiama Gect”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd Sandro Della Mea. “Infatti il Gect, o Gruppo europeo di cooperazione territoriale – spiega Della Mea – è uno strumento comunitario che consente di attuare progetti cofinanziati dalla Comunità.””Il piano – continua Della Mea – permette inoltre di realizzare azioni di cooperazione territoriale su iniziativa degli Stati membri. Lo scopo del gruppo, che può essere composto da Stati membri, collettività regionali, collettività locali o organismi di diritto pubblico, è quello di agevolare e di promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale tra i suoi membri”.
Divise nell’appartenenza di partito, unite dalla passione per la politica e da una convinzione: la necessità di aumentare la rappresentanza delle donne in politica. Con questo spirito è partita la raccolta firme per la doppia preferenza di genere, che ieri mattina ha visto in piazzetta Cavour Santina Zannier (del Pdl), Annamaria Poggioli (Pd), Mara Piccin (Lega Nord) e altre donne impegnate in diverse forze politiche.
Il presidente del Fvg Renzo Tondo ha cambiato ancora una volta posizione sulla riforma sanitaria annunciata in un discorso di settembre e di cui non si è finora vista traccia. Lo ha fatto dichiarando che “l’azienda unica non è un totem” e dicendosi “disposto a cambiare idea sulla base di proposte convincenti”.
La sanità regionale è abbandonata nelle mani di un Presidente che fa e disfa da un mese all’altro.
C’è un aspetto della recente visita del segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani in Regione che è sfuggito alle cronache pur larghe di questi giorni. Egli ha detto in maniera molto esplicita e ripetuto autorevolmente che il percorso del partito da oggi alla data delle elezioni regionali dovrà essere segnato anche cronologicamente da tre passaggi. Prima di tutto il programma (a partire dall’appuntamento della prossima conferenza programmatica); poi il quadro delle alleanze (proprio perché riferite non ai nomi ma al programma del PD che dovrà essere alternativo al centro destra attuale e futuro) e solo dopo la individuazione del candidato migliore per vincere il confronto elettorale a partire da chi sarà in grado di esprimere il PD, che è il maggiore partito di riferimento tra le forze di opposizione.
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha detto di essere favorevole allo studio di fattibilità che prevede di far correre lungo l’attuale asse ferroviario il tracciato della Tav Venezia-Trieste. Sia pur in ritardo anche Zaia è arrivato sulle nostre posizioni.
Dopo le proteste del Pd locale, anche il gruppo dei democratici che siedono fra i banchi del consiglio regionale si mobilita per chiedere chiarezza sulla proposta di riforma dell’Associazione Mittelfest.
Al centro dell’attenzione quella che viene definita una vera e propria “rivoluzione” destinata a sconvolgere la struttura di una realtà fortemente radicata sul territorio e alimentata dai successi dell’omonimo festival.