Le frasi e le idee di Fontanini, pronunciate nella veste di Presidente della Provincia di Udine, sulle persone disabili provocano un forte sdegno e una forte preoccupazione per la coesione sociale del nostro paese.
È grave utilizzare la funzione istituzionale di Presidente della Provincia per esprimere posizioni che non rappresentano i cittadini friulani. Ancora più grave sostenere certe posizioni che dovrebbero far vergognare e che imbarazzano finalmente anche il centro-destra.
Mi auguro che il Consiglio Provinciale condanni al più presto le parole di Fontanini e spero che egli sia il primo a rendersi conto di aver superato nuovamente il limite della decenza e della responsabilità.

L’allarme lanciato dal Rettore dell’Università di Udine Cristiana Compagno smaschera l’ipocrisia e la propaganda del centro-destra a livello nazionale e regionale sull’Università.
È perciò paradossale e al limite del ridicolo la reazione del Pdl friulano, che ora si mette a raccogliere firme a favore dell’Università di Udine. Chiedono firme per sensibilizzare quelle stesse istituzioni dove governano e amministrano sostenuti da ampie maggioranze, da Roma a Trieste, fino alla Provincia di Udine. Il Pdl ha imparato dalla Lega a fare due parti in commedia, partito di lotta e di governo, che un giorno vota a Roma le norme contro la nostra Regione e il nostro Friuli e poi viene qui sul territorio a stracciarsi le vesti.

“Incentivi, in arrivo 110 milioni”, così titolano oggi le più importanti agenzie di stampa, facendo supporre un nuovo impegno del Governo su tale fronte, ma non è così. Una svista del neo-ministro allo Sviluppo Paolo Romani o, più verosilmente, un maldestro tentativo per nascondere un clamoroso fallimento, quello dell’allora tanto pubblicizzato “decreto incentivi” che avrebbe dovuto far ripartire i consumi e che invece si è rivelato l’ennesimo spot del centrodestra.
L’accusa è del democratico Paolo Menis che spiega “i fondi di cui il Ministero dà l’annuncio oggi altro non sono che quelli avanzati dai 300 milioni di euro già sbandierati lo scorso aprile con una massiccia campagna promozionale ed evidentemente distribuiti in modo del tutto inadeguato con un grave danno economico per l’intero Paese. Altrettanto grave è però il modo in cui si cerca di far passare questa notizia, i cui toni rasentano l’assurdità. Nel comunicato si leggono infatti dichiarazioni che lasciano senza parole: “Romani si è detto entusiasta” scrive il ministero “la misura di sostegno ai consumi si è dimostrata un successo: ben quattro dei dieci settori economici interessati agli incentivi hanno esaurito le risorse”.

Il presidente della Provincia di Udine, on.Pietro Fontanini e il vicepresidente Fabio Marchetti, con la replica sui risultati del progetto “Easy Foot”, sollevano cortine fumogene adottando la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti attraverso la tecnica di continue disavvertenze e di affermazioni insignificanti.
Non leggo, invece, alcuna smentita da parte loro in merito all’utilizzo di 120 milioni di euro di propaganda referenziale di Marchetti diretta alla propria ed impropria promozione politica-mediatica più che ad una corretta ed equilibrata campagna informativa del progetto sulla sicurezza stradale, mentre le spese per le consulenze esterne riguardano principalmente professionisti che provengono da fuori regione. Tra tutti spicca l’incarico di 60 mila euro affidato all’assessore provinciale di Cuneo, del centrodestra ovviamente, per svolgere l’organizzazione delle attività e il coordinamento “a distanza” del progetto stesso. E’ possibile che si debba sempre ricorrere per queste competenze professionali lontano dal Friuli?

Servono soldi, ma anche idee, per poter riformare veramente il sistema dell’Università italiana. Se è vero che senza risorse economiche viene meno qualsiasi speranza d’intervento e, dunque, la battaglia per spingere il Governo a trovarle è imprescindibile, è altrettanto importante non dimenticare il confronto sui contenuti.
Così Paolo Menis (Pd), vicepresidente della Commissione regionale cultura, istruzione e ricerca che, nel commentare lo slittamento della riforma Gelmini, spiega: “Sono molto preoccupato non solo dal ritardo ma anche dai contenuti di una proposta che non affronta nemmeno alcuni grandi punti dolenti del sistema universitario italiano”.

Giovedì sera, presso la sede provinciale del PD, si è svolto un incontro sulla Sanità a cui hanno partecipato amministratori comunali e provinciali del partito e Segretari di Circolo.
L’incontro, indetto dal Segretario provinciale Omar Greco e dal responsabile del Forum sanità Silvano Ceccotti, ha visto una folta partecipazione e una forte attenzione per quanto sta accadendo nella nostra provincia. Il nuovo piano di area vasta presentato dall’Assessore Kosic ha confermato la volontà del presidente Tondo e della sua Giunta di voler annullare l’autonomia della sanità isontina, depauperandola in molti servizi ospedalieri, trascurando completamente i bisogni del territorio e affidando la regia di tutto ciò all’Azienda Triestina. E’ emersa l’incapacità e la volontà di non voler mantener fede alle promesse fatte, tradendo la nostra disponibilità al dialogo e al confronto.
Abbiamo tentato fino alla fine, attraverso tutte le vie istituzionali possibili, come ad esempio la costituzione delle Commissioni della Conferenza dei Sindaci, di evidenziare la nostra capacità di adeguarci ai cambiamenti, di produrre dati e informazioni, che dimostrano la nostra continua attenzione ai bisogni reali dei nostri cittadini, ma nessuno, purtroppo, ci ha dato ascolto.
E’ ora di dire basta!

Per tutti questi motivi, il PD Provinciale ha deciso di organizzare una grande manifestazione a Gorizia nella seconda metà di novembre e invita tutte le forze democratiche del territorio, tutte le forze del centro sinistra, sindacati, associazioni, operatori sanitari, cittadini stanchi di essere presi in giro e che si riconoscono nelle nostre istanze, a dare una mano e ad aderire.
Cercheremo di sensibilizzare l’opinione pubblica nelle prossime settimane, prevedendo punti di informazione su tutto il territorio provinciale; inoltre, provvederemo ad organizzare specifici volantinaggi fuori dagli ospedali di Gorizia e Monfalcone.
La piattaforma della manifestazione è molto semplice e immediata:

1. Garantire una Sanità pubblica di qualità
2. Mantenere l’autonomia dell’Azienda per i Servizi Sanitari Isontina
3. Mantenere i punti nascita di Gorizia e Monfalcone

Il Partito Democratico del Friuli Venezia Giulia promuove un incontro sul tema