Rinnovamento e competenze sono elementi con i quali i partiti (tutti i partiti) che vogliono essere protagonisti della prossima fase elettorale regionale, devono fare i conti. Compreso il partito democratico che ha già dato una prima e tempestiva risposta con la candidatura di Debora Serracchiani a Presidente della Regione. Una scelta non scontata, ma condivisa dopo un corretto dibattito interno, nella consapevolezza che con lei il Partito unisce attorno al proprio segretario generazioni e competenze diverse e ne fa il portabandiera della sfida ad un centro destra vecchio e in disarmo. Già da questa prima considerazione resta la convinzione che la Serracchiani sarà il vero aspetto innovativo di questa campagna elettorale.

Riunione del Coordinamento del circolo PD di Pordenone del 21 ottobre 2010, ore 20.30, presso la sede della lista civica “ il Fiume” in via Torricella.

La riunione è stata convocata con il seguente ordine del giorno:
– Sottoscrizione del Patto di Responsabilità;
– Nuova struttura organizzativa del Circolo;
– Nuove modalità di comunicazione interna;
– L’ agenda delle priorità politiche per la città;
– Varie ed eventuali.

Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa congiunto del segretario provinciale del Pd, Omar Greco, e del responsabile provinciale del forum sanità, Silvano Cecotti:

Nonostante le ripetute richieste di incontro tra gli amministratori comunali (vedi Monfalcone) dell’isontino e l’assesore Kosic, mai prese in considerazione e senza mai aver avuto alcuna risposta ufficiale relativamente ai dati emersi dalle commissioni della Conferenza dei Sindaci, sui giornali è stato dato il “de profundis” della nostra Sanità. Tante promesse di dialogo, tanti elogi per il nostro impegno e il risultato è questo : soppressione del punto nascita di Gorizia; attivazione delle funzioni coordinate (da Trieste); trasferimento del personale del centro trasfusionale, che pur continuando, per ora, l’attività presso i nostri ospedali, di fatto dipenderà direttamente da Trieste; psichiatria praticamente in mano al dipartimento triestino; attivazione della centrale unica dell’emergenza a Palmanova; nessuna risposta alle richieste di attivazione di un centro per l’amianto e le malattie asbesto correlate a Monfalcone; silenzio assoluto sulla programmazione transfrontaliera. Potremmo andare avanti quasi all’infinito, elencando tutta una serie di inadempienze di questa Giunta regionale e nella fattispecie dell’Assessore Kosic.
Il progetto di annullare la provincia Isontina, parte forse proprio dalla sanità, da quello che dovrebbe essere l’ostacolo più duro. Nonostante la nostra realtà sia quella che ha dimostrato maggiori capacità gestionali, mantenendo i costi pro capite più bassi della regione, nonostante non siano mai stati applicati i parametri di anzianità, disabilità, economici, ci ritroviamo ad essere sfrontatamente penalizzati, tanto da dover servire nel prossimo futuro da vaso di compensazione per Trieste. Non solo siamo stati traditi da un’offerta di modello di area vasta che nel tempo non appariva più come ce l’avevano presentato, con pari dignità tra le due realtà, ma addirittura veniamo già considerati una unica Azienda , dal momento in cui veniamo affiancati sempre a Trieste, nella lista degli spendaccioni. Non è più neanche area vasta, è semplicemente una cinica e violenta colonizzazione, in cui il più forte decide e basta, nonostante che le ragioni stiano tutte dall’altra parte.

Domenica 24 Ottobre 2010, PORDENONE – Dopo l’elezione – con un partito diviso – alla segreteria di Antonio Ius, il Pd cerca l’unità nel neoeletto presidente dell’assemblea dei delegati. Gianni Ghiani, segretario del circolo di Cordenons ed espressione della componente che fa capo a Zanin e Bolzonello, è stato infatti eletto presidente con un solo astenuto. Sfiorata l’unanimità, la novità è rappresentata dal fato che a votare Ghiani si stata anche la componente minoritaria che fa riferimento a Renzo Liva uscito sconfitto dal recente congresso.

In questi giorni Pordenone è balzata agli onori delle cronache per il salto in avanti dal punto di vista ambientale. Di questa svolta, che aldilà del capoluogo coinvolge un po’ tutto il territorio provinciale, fa parte a pieno titolo chi già negli anni passati ha cominciato ad investire anche personalmente sulle tecnologie di risparmio energetico.

In questi giorni si stanno registrando segnalazioni di richiesta di nuovi contributi provinciali per opere pubbliche e viabilità in diversi comuni della provincia. Venerdì è stato il turno di Fontanafredda, con una richiesta su opere previste per 260 mila euro rivolta all’assessore Consorti. Sabato è venuto al pettine Cavasso, il cui sindaco per esprimere le esigenze in ordine alla viabilità si è incontrato addirittura con il presidente Ciriani, l’assessore Consorti e il presidente del Consiglio Zambon. E’ evidente che i contributi per le opere pubbliche costituiscono da sempre un volano importante anche per l’economia locale, oltre che per far avanzare la qualità della vita nelle realtà locali. Fa dunque davvero impressione, a fronte di tanto dinamismo nel raccogliere le istanze dei Comuni, che gli amministratori provinciali, nonostante le ripetute civili sollecitazioni della minoranza, non siano ancora riusciti a garantire il riparto dei fondi provinciali per le opere pubbliche del 2009.