19 Ottobre 2010
ANDREA SIMONE LERUSSI: SEGRETARIO DEL PD PROVINCIALE DI UDINE

ImageVentisei anni, di Campoformido Andrea Simone Lerussi è stato eletto Segretario del Partito Democratico della provincia di Udine. A sancirlo sono stati 102 congressi di circolo che hanno visto la partecipazione di oltre 2300 iscritti e iscritte.
Ha prevalso con il 54,55% dei voti sullo sfidante Salvatore Spitaleri. Assieme a lui sono stati eletti ed elette 211 componenti dell’assemblea provinciale e rinnovati segretari e segretarie di circolo con i rispettivi direttivi.
L’alto tasso di partecipazione al dibattito e al voto dimostra una volta di più il radicamento e la vitalità della base del Partito Democratico di Udine.
Prossimo appuntamento sarà la convocazione dell’assemblea provinciale lunedì 25 ottobre alle ore 18.00 presso la sede ENAIP di Pasian di Prato.

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18 Ottobre 2010
Menis (PD): federalismo, regole ed aiuti contro la privatizzazione

ImageInutile sbandierare sui giornali i vantaggi del federalismo demaniale quando essi riguardano solo alcuni dei trasferimenti operati dalla riforma, mentre per tutti gli altri, che sono la maggioranza, prevalgono i rischi soprattutto quelli legati alla privatizzazione. Servono dunque delle regole e degli aiuti per guidare l’operato degli enti locali e creare le condizioni affinchè per essi la vendita non diventa la strada obbligata.
A chiedere un tavolo di confronto sul tema è il Partito Democratico con Paolo Menis commentando le parole dell’Assessore Savino che, riferendosi agli ultimi trasferimenti, aveva parlato di benefici per l’intera comunità regionale. Se un vantaggio effettivo ci sarà, spiega Menis, potremo valutarlo solo dopo che gli enti locali destinatari dei singoli beni avranno predisposto dei piani operativi per dare concretezza a quell’obbligo di “valorizzazione funzionale” che il decreto attuativo del federalismo attribuisce loro, senza, peraltro, chiarirne il significato.

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17 Ottobre 2010
Menis (PD): controlli confermano preoccupazioni su voucher

ImageGli esiti dei recenti controlli sul mercato del lavoro confermano le nostre preoccupazioni sull’utilizzo dei voucher, uno strumento di per sé valido nel reprimere il mercato del sommerso, ma sulla cui applicazione è necessario mantenere una vigilanza costante. Così il consigliere democratico Paolo Menis che per primo, un mese fa, aveva sollecitato il monitoraggio sull’exploit fatto registrare dal lavoro accessorio nella nostra Regione.
La vendita dei buoni (l’altro nome dei voucher) continua a crescere – prosegue Menis – tanto che negli ultimi 15 mesi, in Friuli Venezia Giulia ne sono stati venduti 744.430, con una crescita particolarmente significativa negli ultimi cinque mesi, che si collocano tutti al di sopra dei 50mila tagliandi venduti. In settembre hanno conquistato quota 83.356 unità, pari al 9,9 per cento di quelli complessivi a livello nazionale. Un nuovo record, che segna un raddoppio rispetto allo stesso mese del 2009.

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16 Ottobre 2010
Scarabelli: la “cortina fumogena” di Fontanini e la nebbia padana

ImageAllo stadio di Genova ai bambini hanno tolto i tappi delle bottiglie di plastica, potevano essere pericolosi: questa è la strategia di Maroni per la sicurezza negli stadi dopo la grande invenzione della tessera del tifoso e intanto Fontanini, il presidente leghista della Provincia di Udine se la prende con i moderati islamici che non condannano a sufficienza gli attentati dei talebani.
Però non ho mai sentito l’on.Fontanini, che è anche segretario della Lega in Friuli, protestare contro le buffonate di Ghedaffi-Berlusconi, le veline islamiche, gli spari dei libici contro i ns pescherecci.
Perchè l’on.Fontanini non se la prende, piuttosto, con i cugini padani della Lega nord di Belluno che non vogliono vedere esposto il tricolore?
Quanti alpini della Julia sono “andati avanti” in nome di quella bandiera?
Intanto Fontanini continua con la politica del “lancio di fumogeni” per ispessire la “nebbia padana” sull’azione inadeguata di governo della Provincia di Udine e sugli insuccessi della maggioranza di centrodestra in regione di cui la Lega nord è protagonista in negativo (caso autoblu di Ballaman).

Arnaldo Scarabelli

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16 Ottobre 2010
Rosy Bindi e la bestemmia di Berlusconi

ImageMagari la politica fosse sempre questo. Il settimanale Oggi ospita un botta-e- risposta davvero interessante tra il presidente del Partito Democratico Rosy Bindi e il teologo monsignor Rino Fisichella, oggi presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e prima nello stesso ruolo alla Pontificia Accademia per la Vita. Materia del contendere: la barzelletta in cui Silvio Berlusconi tirava giù un bell’ “Orco …”.
LA TESI DI FISICHELLA – L’approccio di monsignor Fisichella è quello dogmatico: La bestemmia è il peccato che si riferisce al secondo comandamento: Non pronunciare il nome di Dio invano. Il catechismo la definisce un «proferire contro Dio – interiormente o esteriormente – parole di odio, di rimprovero, di sfida, nel parlare male di Dio, nel mancare di rispetto verso di Lui e nell’ abusare del Suo nome». […] Diverse dalla bestemmia sono le imprecazioni in cui, senza intenzione di bestemmiare, è però inserito il nome di Dio. Perché la bestemmia sia peccato, è necessario vi sia anche il deliberato consenso di voler offendere Dio e la piena avvertenza di quanto si sta facendo. Così, mentre il contenuto è sempre grave, non sempre la persona che bestemmia pecca. […]

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16 Ottobre 2010
Sanità: «Chiediamo risposte alla giunta regionale»

Ormai il senso d’abbandono è diffuso. Dopo le roboanti promesse dell’assessore Kosic, contenute all’interno di quello che si è dimostrato il libro dei sogni e cioè, il “libro verde” , ci siamo resi conto tutti che non esiste in realtà la volontà di dialogare, di conoscere, di condividere. Il PD provinciale, ha ripetutamente cercato di avere una collaborazione con l’Assessore alla Salute, dapprima presentando un documento (approvato a Selz nell’aprile 2009) frutto di una attenta valutazione dei bisogni della nostra popolazione e poi promuovendo e appoggiando l’iniziativa della costituzione delle Commissioni sulla Sanità, quale strumento della Conferenza dei Sindaci dell’Isontino.
Da questa esperienza, dimostratasi estremamente efficace sia sul piano dell’elaborazione dei dati, della conoscenza dei servizi e non meno importante, per la “pax sanitaria” nella nostra provincia, è scaturito un documento bipartisan che a sua volta è stato presentato all’Assessore : rispetto a tutte queste iniziative non abbiamo mai ricevuto risposte ufficiali e tantomeno ulteriori richieste di approfondimenti. Crediamo sia doveroso informare i cittadini e tutti gli operatori della Sanità, che quotidianamente concorrono nel dare delle risposte di qualità, che cercano di guardare avanti pur con evidenti sacrifici, su dove stiamo andando.
Ci siamo riempiti per anni la bocca di termini quali “aziendalizzazione”, “mission” ecc.., confidando in quanto di positivo emergeva da modelli tipici delle organizzazioni private, laddove si enfatizzava sul senso di appartenenza del lavoratore ad un sistema produttivo, alla condivisione della “mission” aziendale, alla comunicazione interna ed esterna. Che cosa ne rimane di tutto ciò ? Assolutamente nulla e con rammarico constatiamo che la grande disillusione viene quotidianamente alimentata da chi si è nel tempo fatto garante del grande cambiamento.

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15 Ottobre 2010
Menis (PD): università, condivisibile la protesta dei ricercatori

ImageSono scesi in piazza in piazza in migliaia in rappresentanza delle diverse anime del mondo della scuola e dell’Università, ma il Ministro Gelmini ha subito bollato le loro proposte come “vecchi slogan” per mantenere lo “status quo” e, riferendosi ai manifestanti, li ha definiti “aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento” rifiutandosi di riceverli. Non è che l’ultimo, inaccettabile, schiaffo della al mondo della ricerca – commenta Paolo Menis (Pd) – a conferma che il Ministro non ha la più pallida idea della condizione dell’Università nel nostro Paese pur pretendendo di stravolgerla.
Come può, prosegue Menis, accusare il mondo universitario e quello della ricerca in particolare di voler mantenere le cose come stanno, se è proprio contro la condizione attuale che si stanno ribellando? La verità è che i ricercatori hanno solo minacciato di smettere di fare una cosa che – pur svolgendola da anni – non rientra tra i loro compiti, cioè insegnare. Allo stato attuale si tratta di quasi 25mila persone, praticamente un “docente” su quattro, che insegnano senza averne l’obbligo formale, e nella maggior parte dei casi, anche privi di retribuzione. È solo grazie al loro contributo che la macchina didattica evita d’incepparsi, ma forse a qualcuno serve arrivare a questo drammatico risultato per capire come stanno veramente le cose.

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15 Ottobre 2010
Il partito che vorrei: dove eravamo rimasti?

Nel corso dell’ultima Assemblea cittadina avevamo avviato alcune riflessioni sul tema: il Partito che vorrei.
Ebbene, dove eravamo rimasti?
Eravamo rimasti al … “rimbocchiamoci le maniche” per rilanciare l’azione politica. Ecco la meta da raggiungere.
Se potessi, allora, così modellerei l’azione politica:
– dall’esperienza della scuola di Barbiana, adotterei la capacità di dare soddisfazione alle necessità degli studenti in difficoltà;
– dall’esperienza cristiana sociale di La Pira, raccoglierei la capacità di esprimere vicinanza alle masse operaie;
– dall’attivismo sindacale di Di Vittorio, trasfonderei la capacità di difendere i diritti per ogni cittadino;
– dall’esperienza del capitalismo illuminato italiano, trarrei la capacità di far riconoscere e rispettare la dignità di ogni lavoratore;
– dall’esperienza del micro credito solidale, impegnerei la capacità di creare quella rete sociale di sostegno e di stimolo che trasformi situazioni di bisogno in speranze prima ed azioni di sviluppo poi.

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15 Ottobre 2010
Chi di auto blu ferisce di auto blu perisce

ImageIn Consiglio provinciale l’onorevole Pietro Fontanini rispondendo (per modo di dire) all’interrogazione a risposta immediata (question time) presentata dal capogruppo del Pd Francesco Martines e dal sottoscritto sull’utilizzo di strutture, mezzi e auto blu per svolgere attività di partito ha glissato completamente sull’argomento, evitando di dire come effettivamente si comporta, cioè facendo come sempre molta confusione tra il ruolo istituzionale di Presidente della Provincia di Udine e l’incarico politico di segretario regionale della Lega Nord.
Fontanini si è arrampicato sugli specchi sostenendo che non c’è nulla di male a ricevere nelle stanze di Palazzo Belgrado i rappresentati dei partiti, schivando la domanda specifica se effettivamente in quelle stanze si era tenuto un vertice strettamente partitico del Carroccio friulano che nulla aveva a che vedere con l’attività politica dell’Amministrazione provinciale. Sulle auto blu invece nemmeno un cenno.

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