6 Agosto 2010
La Strada del Mobile

Al Sig. Presidente dell’ Amministrazione Provinciale

Alessandro Ciriani

Al Sig. Assessore Provinciale competente

Premesso che:

In data 10-03-2010 con la determinazione n° 587 si incarica la Cooprogetti s.c. a r.l, alla predisposizione di uno studio inerente la verifica della sostenibilità finanziaria e tecnica di alcuni interventi miranti a eliminare alcune criticità della rete stradale della provincia di Pordenone per un corrispettivo pari a euro 12.240 ed in particolare:

-Realizzazione della Gronda Nord all’abitato di Pordenone compreso l’accesso al nuovo Ospedale ed al Nuovo Carcere.

– Realizzazione della sistemazione e messa in sicurezza della SP di Bannia nel tratto Rivatte –

Torricella nei Comuni di Fiume Veneto e San Vito al Tagliamento.

– Collegamento tra la SR. 463 ed il nuovo casello di Alvisolpoli sull’autostrada A4

– Collegamento tra la SS. 13 e l’asse di collegamento Cordovado Morsano al T. to

– Collegamento tra la SR. 251 e l’autostrada A28 nei Comuni di Azzano Decimo e Fiume Veneto(Completamento della Zona del Mobile)

Visto che la Cooprogetti ha consegnato nei termini stabiliti il suddetto studio ( vedi allegato)

Visto l’articolo pubblicato sulla stampa locale dell’assessore Consorti dal titolo: Strada del mobile nessun ripensamento egli affermava:Gli studi formulano solamente ipotesi altra cosa sono i progetti che vengono alla fine redatti e approvati. In particolare, il progetto preliminare della Strada del mobile, adottato dalla Provincia e in via di approvazione in Regione, sta seguendo un suo iter ben preciso, da cui non si torna indietro.” (vedi allegato)

SI CHIEDE

  1. La Giunta Provinciale intende fare proprio questo studio?
  2. Quali sono le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a inserire nella valutazione anche l’intervento sul completamento della strada del mobile?
  3. Visto che lo studio in oggetto riguarda anche altre criticità della viabilità provinciale, come si intende utilizzare il citato studio?

Consiglieri provinciali Michele Padovese, Giorgio Zanin, Fabio Gasparini, Angelo Masotti Cristofoli

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6 Agosto 2010
Immigrazione : eccesso di Potere nel progetto della provincia di PN

Domani alle ore 10, presso la sala stampa del Palazzo della Provincia di Pordenone è convocata una conferenza stampa sul tema “Immigrazione: eccesso di potere nel progetto della Provincia di Pordenone” organizzata dal Gruppo consiliare PD guidato da Giorgio Zanin, dal consigliere regionale del Pd Paolo Menis, in collaborazione con gli altri gruppi d’opposizione (Italia dei Valori e “Libertà civiche”) e con la Rete dei Diritti FVG guidata da Don Pierluigi Di Piazza.

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5 Agosto 2010
Menis (PD): OGM, urge azione cautelativa su mense scolastiche

ImageSarebbe il colmo che i ragazzi friulani, nel giorno in cui il Ministero per la Salute lancia le linee guida del nuovo “menù a chilometri zero” per incentivare la filiera corta nelle mense scolastiche, si ritrovassero nel piatto prodotti OGM. Eppure potrebbe accadere – denuncia Paolo Menis (Pd) – se l’Assessore non assumerà con la massima urSgenza tutti i provvedimenti utili ad evitare questo rischio.
Diversamente non vedo come la nostra Regione potrebbe soddisfare l’obiettivo del progetto che consiste nell’”arricchire e qualificare l’offerta delle mense” come ha ricordato Coldiretti privilegiando i prodotti del rispettivi territori, in cui, con tutta evidenza, non rientrano quelli geneticamente modificati.

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3 Agosto 2010
A settembre nuova pista ciclabile in via mestre

Lavori pubblici Lavori nelle prossime settimane di competenza dell’assessorato all’Ambiente riguarda la pista ciclopedonale che collegherà la rotonda di via delle Grazie a via Nuova di Corva. In questo caso l’investimento previsto è di 200 mila euro «e permetterà – aggiunge Conficoni – di mettere in sicurezza una parte dei quartieri di Borgomeduna e Villanova. Tra le strade interessate anche via Mestre». Per quanto riguarda il cantiere i tempi saranno più lunghi rispetto a quelli previsti per l’imbarcadero sul Noncello in quanto l’iter amministrativo è ancora a una fase preliminare. «Contiamo – afferma Conficoni – di attivare e chiudere i lavori entro i primi mesi del prossimo anno». «Il progetto – aggiunge l’assessore – fa parte del biciplan, il piano di estensione delle piste ciclabili in città, di cui stiamo curando la realizzazione per lotti come dimostrano i dati sull’incremento delle aree riservate agli utenti “deboli” della strada». L’altro progetto consentirà di mettere a disposizione da settembre il nuovo imbarcadero sul Noncello all’altezza del parcheggio Marcolin. La giunta comunale, nella seduta di ieri mattina, ha approvato il progetto esecutivo dell’opera che ha un costo di 170 mila euro. L’intento del municipio, con l’appalto integrato, è quello di rifare completamente l’attracco in maniera tale da metterlo in sicurezza. In parallelo si procederà con il nuovo pontile nella parte retrostante del quartiere fieristico di viale Treviso. «In questo modo – commenta l’assessore all’Ambiente, Nicola Conficoni – diamo una risposta a una esigenza sentita e, al tempo stesso, favoriamo la navigazione del fiume come strumento ecocompatibile di valorizzazione del Noncello». (s.p.)

Messaggero Veneto — 06 luglio 2010 pagina 02 sezione: PORDENONE

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3 Agosto 2010
31 MILA FIRME CONTRO L’ACQUA PRIVATIZZATA

Si è conclusa giovedì 15 luglio la campagna referendaria contro la privatizzazione dell’acqua: sono state più di 31.000 le firme raccolte in Friuli Venezia Giulia.

«Un’entusiasmante esperienza che dal 24 aprile ha “inondato” ogni angolo del Friuli Venezia Giulia di banchetti perla raccolta di firme, incontri, iniziative di sensibilizzazione a favore dell’acqua pubblica, contro le recenti norme che hanno introdotto in Italia la privatizzazione delle risorse idriche.

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2 Agosto 2010
La Rivoluzione dell’acqua

Un milione e quattrocentomila donne e uomini che sottoscrivono i tre referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua rappresentano una piccola grande rivoluzione.

Come tale, provoca immediato spavento nei poteri forti e in un quadro politico-istituzionale non avvezzo all’idea che possa esistere una soggettività sociale capace di prendere parola e di progettazione autonoma.

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