24 Giugno 2010
Omar Greco: il futuro del Pd

Sarà ancora Omar Greco a guidare i Democratici nel prossimo mandato come segretario provinciale, candidato unitario in quanto unica candidatura presentata entro la data limite dell’11 giugno scorso. A sostenerlo, i 101 membri dell’Assemblea provinciale che saranno eletti con i congressi del 26 e 27 giugno. Successivamente, sarà individuato un Direttivo numericamente più ristretto.

Riceviamo e pubblichiamo il documento politico di ricandidatura di Omar Greco.

1. IL FUTURO DEL PD

Con questa ultima appendice, si chiude definitivamente la fase relativa allo svolgimento del primo Congresso del Partito Democratico. Una fase particolarmente (eccessivamente) lunga che ha prodotto un ampio dibattito che, personalmente, credo abbia contribuito a rimescolare le provenienze (plurali) e le storie di ognuno di noi e ci abbia aiutato a confrontarci sulle cose da fare e sugli strumenti per attuarle.

Un passaggio, quello del Congresso, vero, che ha lasciato anche qualche asprezza, ma che mi pare, grazie alla buona volontà di tutti, stiamo progressivamente superando. Il buon clima che caratterizza il dibattito politico nella nostra provincia e le relazioni dentro il partito, lo testimonia piuttosto bene. Anche qui le vecchie mozioni congressuali, per fortuna, non vengono vissute come luoghi immutabili, ma come lievito e ricchezza per un dibattito che, tenendo conto delle varie sensibilità che compongono il PD, sappia fare sintesi più alte ed ambiziose e proponga un profilo politico unitario, soprattutto in ragione delle importanti sfide elettorali che nei prossimi mesi saremo chiamati ad affrontare.

Non voglio dilungarmi più di tanto sulla situazione politica nazionale, che credo ognuno di noi segue con crescente preoccupazione, ma soltanto ricordare come questo periodo sia figlio di una profonda crisi delle democrazie, per come le abbiamo conosciute nello scorso secolo, che nel nostro Paese è amplificato dal fattore “B” e la spaventosa concentrazione di potere (politico, mediatico, economico) che ne determina il profilo. Non solo, paghiamo anche la perdurante assenza di riforme (in primo luogo economiche ed istituzionali) che ha caratterizzato la cosiddetta Seconda Repubblica e che non ci ha permesso di conoscere una vera stagione di innovazione.

Oggi viviamo in un Paese gerontocratico (si badi, in tutti i settori non solo in politica), con un tasso di natalità molto basso (se non ci fossero gli immigrati….), con un sistema educativo vecchio ed impreparato a formare i ragazzi, con un sistema giudiziario ingolfato ed inefficiente e che va riformato in profondità (naturalmente non con la ricetta di Berlusconi) e con un problema gigantesco che è comune a tutti i Paesi europei, ma che nel nostro assume una dimensione spaventosa, la disoccupazione giovanile, vera piaga della società moderna.

Ora, è evidente come il lavoro sia oggi il problema principale per larghe fasce della popolazione, ma quando la disoccupazione giovanile supera il 30% (dati recenti), non può che scattare un profondo senso di angoscia e preoccupazione, visto che una persona si realizza se ha un’occupazione e può contare sulla propria indipendenza economica. Lasciare così tanti giovani in una condizione di evidente disagio, rischia di far saltare il sistema e di farci perdere una generazione intera nei meandri della precarietà a vita.

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23 Giugno 2010
giovedì 24 giugno, Palmanova: Enti locali: tra sprechi e riforme. Amministratori a confronto
Il Partito Democratico del Friuli Venezia Giulia promuove un incontro sul tema
“Enti locali: tra sprechi e riforme. Amministratori a confronto.”
In questo momento di particolare difficoltà gli enti locali si trovano al centro di una serie di norme e proposte normative che rischiano di condizionare pesantemente l’esercizio ell’attività amministrativa. Lasciati sempre più soli in prima linea ad affrontare le difficoltà di una crisi economica che non ha precedenti negli ultimi venti anni, sono ora oggetto di tagli importanti previsti per l’intero comparto.
Mai come in questo momento è necessario aprire tavoli di confronto in cui gli amministratori facciano sentire la propria voce, uscendo dalla condizione di isolamento e silenzio in cui in troppi sembrano essere relegati.
L’incontro si terrà giovedì 24 giugno, presso la sala Giustinian del MeetingPoint San Marco a Palmanova (accanto al Duomo, terzo piano), alle ore 20.30.
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