E’ già da un po’ di tempo che, giustamente, si discute delle vicende legate ai costi della politica. In un periodo di grave crisi economica, da cui non siamo assolutamente ancora usciti, prova ne sia la manovra da 24 miliardi di Euro che il Governo si appresta a varare, ritengo sia corretto chiedere sacrifici a chi può obiettivamente considerarsi in una condizione privilegiata.
Il tema però è complesso e va maneggiato con cura, poiché il rischio di scivolare nel populismo e nella demagogia è molto alto. Mi pare evidente come questo Paese abbia bisogno di riforme di sistema, che non prescindano da un ragionamento serio su come semplificare e razionalizzare il sistema istituzionale e contenere la pletora di enti inutili presenti in misura ancora cospicua.
Naturalmente ognuno è libero di avere la propria opinione, ma senza una proposta seria, sostenibile e legittimata da un ampio dibattito difficilmente riusciremo a raggiungere il risultato che tutti riteniamo prioritario. Con un’avvertenza però: è illusorio pensare che i problemi che ci affliggono verranno magicamente risolti grazie al taglio degli stipendi dei politici.
Lo dico perché credo sia importante riportare il dibattito dentro il giusto alveo e sapere che gli sprechi da aggredire per migliorare l’efficienza dell’apparato pubblico sono e saranno molti altri. Detto questo, è giusto partire da lì, perché la politica deve dare il buon esempio.

(ANSA) – TRIESTE, 2 GIU – Per l’europarlamentare Debora Serracchiani (Pd) il 2 giugno ‘non puo’ essere ridotto a vuoto contenitore festivo, perche’ non solo ricorda la prima grande scelta democratica fatta dagli Italiani, ma e’ il simbolo di un impegno civico e morale da cui risorsero le speranze di un Paese sconfitto e lacerato’.
In una nota, l’esponente del Pd sottolinea che ‘la durezza e le conseguenze della crisi, l’affermarsi di forme estreme d’individualismo, l’erosione da taluni perseguita del concetto di unita’ nazionale, le stesse tensioni internazionali devono farci alzare il livello d’attenzione sulla tenuta dei cardini democratici che reggono la Repubblica Italiana.

Anche in Provincia di Gorizia l’iniziativa “Tutti devono sapere: i parlamentari Pd incontrano il mondo della scuola“.
Giovedì 3 giugno l’on. Alessandro MARAN sarà all’ISIT di Monfalcone per incontrare il personale della scuola.

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Con oggi, lunedì 31 maggio, i parlamentari del partito Democratico iniziano, su tutto il territorio nazionale, a visitare le scuole pubbliche del nostro paese per verificarne lo stato – edilizia, classe sovraffollate, tagli di personale, bilanci in dissesto) e per incontrare i dirigenti scolastici, gli insegnanti, il personale che lavora nelle nostre scuole.
Entro la fine di quest’anno scolastico, i parlamentari della nostra regione saranno in alcune scuole di Trieste e del monfalconese; in autunno, alla ripresa degli studi, toccherà alle province di Pordenone e Udine, con particolare attenzione alle scuole delle piccole comunità locali.

Leggi la lettera della Segretaria regionale, Debora Serracchiani, sulla scuola

E’ stata chiamata “Il buongoverno del centrosinistra” l’iniziativa pubblica che il 26 maggio al Kulturni Dom il circolo di Gorizia del Pd ha voluto organizzare per presentare due esempi del Pd capace di vincere anche nel Nordest. Sergio Bolzonello è infatti sindaco di Pordenone dal 2001 e nel 2006 è stato rieletto con il 64% dei suffragi. Debora Serracchiani ha invece ottenuto 144.000 preferenze alle europee, superando nella nostra Regione – e di molto – anche Berlusconi, capolista del Pdl.