Il Direttivo del Circolo di Pordenone è invitato all’incontro di
Mercoledì 31 marzo, alle ore 20.30,
presso la nuova sede, via don Sturzo, 1
Ordine del giorno:
- Serata a tema:
“Ipotesi sul futuro urbanistico di Pordenone ovvero lo sviluppo della
città ha dei limiti ?“
Il programma prevede una relazione del arch. Baccichet, coadiuvato
dall’ing. Bruno Asquini.
Hanno garantito la loro presenza l’ing. Bepi Carniello, l’arch.
Stefano Tessadori, l’assessore all’Urbanistica del Comune di
Pordenone, arch. Martina Toffolo e l’assessore all’Urbanistica del
Comune di Pordenone e vice-sindaco Renzo Mazzer;
COMUNE DI MONTEREALE VALCELLINA
REGOLAMENTO PER LE ELEZIONI PRIMARIE
Candidato a Sindaco della Coalizione del Centro Sinistra
Elezioni Comunali del Maggio 2010
Quale rispota ai cittadini dal sindaco dimesso?
La lettera di Enzo Bortolotti apparsa sulle pagine di un quotidiano locale dà la misura di quale sia il livello di incontestabile confusione in cui versa il nostro “sceriffo senza stella”.
Tale appellativo non è il frutto di una malizia gratuita di qualche consigliere di opposizione, bensì il titolo di un articolo apparso a tutta pagina sul settimanale “L’Espresso”. In tale articolo il giornalista ricostruisce con dovizia di particolari la vicenda politico-giudiziaria che ha investito Bortolotti, non lesinando ironie e affondi tutt’altro che teneri nei suoi confronti.
Cristiano Shaurli, sindaco di Faedis e segretario provinciale del PD, condanna tutti gli atti vandalici sui cartelli stradali dei nostri Comuni ma nello stesso tempo legge con grande preoccupazione le parole del sindaco di San Leonardo e soprattutto, considerato il ruolo, del consigliere regionale Roberto Novelli.
Ritenendo assolutamente sbagliato oltre che irresponsabile da parte di un esponente dell’Istituzione Regionale collegare e riportare questi atti alla minoranza slovena nel suo complesso, come se i vandali e la stupidità del gesto avessero una matrice etnica o linguistica, fino a spingersi, nell’ardita analisi del Consigliere, a definirli comportamenti sbagliati per la causa che sostengono. L’ignoranza ed il vandalismo non hanno matrice identitaria così come il poco rispetto per il denaro pubblico, basterebbe vedere ciò che accade a livello nazionale e richiedere censimenti della minoranza come se questo servisse a trovare immediatamente i colpevoli non fa altro che enfatizzare divisioni e paure anacronistiche che evidentemente il Consigliere non ha superato o strumentalmente vuole mantenere in vita.
L’Assemblea provinciale allargata a tutti gli amministratori e i dirigenti del PD della nostra provincia, per fare il punto sulle proposte delle commissioni che in queste settimane hanno lavorato per presentare contro-proposte al Piano Sanitario regionale, è RICONVOCATA per SABATO 27 MARZO p.v. alle ore 10 nella sala riunioni del Parco Feste a SELZ (via Monte Cosich) con lo stesso ordine del giorno e programma:
Piano socio sanitario regionale
documento finale commissioni territoriale e ospedaliera
Interverranno:
Silvano CECCOTTI – coordinatore provinciale forum sanità
Giuseppe LATELLA – coordinatore consorzio territoriale
Barbara ZILLI – componente commissione ospedaliera
Introdurrà i lavori il segretario provinciale Omar Greco.
Parteciperà il segretario regionale Debora Serracchiani.
contro la crisi in difesa dei lavoratori e delle imprese
Dall’alto del suo reddito annuo di 23 milioni di euro, Berlusconi proclama l’ottimismo, ma la crisi non è finita. Le cifre sono da brivido. I disoccupati, a gennaio, sono saliti all’8,6 per cento, il dato peggiore dal 2004. Nel 2009 si sono persi 600mila posti di lavoro. A questi, nel corso del 2010, se ne andranno ad aggiungere altre centinaia di migliaia. Mentre un esercito di due milioni e 100mila persone è alla ricerca di un impiego sempre più difficile da trovare.
Di fronte alla drammaticità della situazione il governo minimizza e continua con la politica dello struzzo. Per invertire la rotta e tutelare i lavoratori e i pensionati serve invece un’azione incisiva.
Adesso che anche l’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti l’ha ribadito forse il Presidente Tondo avrà capito che non si può pensare di andare a fare i padroni in casa d’altri. La Slovenia non ha nessuna intenzione di coinvolgere il Friuli Venezia Giulia nel raddoppio di Krsko che è e rimane una centrale estera. Quello che resta assolutamente oscuro è come questa decisione incida sul piano energetico della nostra Regione, sempre ammesso che ce ne sia uno.
Il nucleare resta una priorità anche nelle condizioni attuali? Vogliamo dire con chiarezza la posizione della maggioranza regionale sul tema di un possibile insediamento di un sito nel nostro territorio senza nasconderci dietro i soliti giri di parole o dietro un’illusione – quella di una partecipazione al raddoppio dell’impianto di Krsko – che è sempre stata tale?
Così Menis (Pd) che aggiunge: “Almeno il governatore del Veneto Galan è stato onesto e ha pubblicamente ammesso di essere favorevole a valutare la presenza di un impianto nella sua Regione. Discutibile come posizione ma almeno è stato fatto un atto di trasparenza verso i cittadini chiarendo in modo inequivocabile la sua posizione”.
Auspichiamo da Tondo e dai suoi assessori la stessa franchezza, magari con il coinvolgimento di tutto il consiglio regionale.
Paolo Menis
Dopo il grande successo della manifestazione contro la privatizzazione dell’acqua che ieri a Roma ha portato oltre 200mila persone serve un sostegno deciso alle realtà regionali che si stanno muovendo per rimetterla in mani pubbliche.
Così Paolo Menis (Pd), primo firmatario di una mozione per la dichiarazione dell’acqua come bene non economicamente rilevante, bocciata negli scorsi mesi dal consiglio regionale.
Una “mascalzonata” politica – commenta Menis – giunto da alcuni schieramenti politici che, in sede nazionale, si sono sempre detti contrari alla privatizzazione, ma in aula hanno cambiato idea per “la logica della poltrona”.
Dietro questa manovra del governo, prosegue l’esponente del Pd, si nasconde un pericolo gravissimo per i cittadini che vedranno aumentare le bollette e potranno dire addio alle politiche di risparmio idrico alla faccia della tutela dell’ambiente.