22 Marzo 2010
Menis (PD): scuole superiori, un apseudo-riforma che ci porta indietro nel tempo

ImageMancano ormai meno di dieci giorni alla scadenza dei termini per le iscrizioni alle scuole superiori e ancora regna il caos sull’applicazione della riforma Gelmini. Anche nella nostra Regione la situazione è molto grave – commenta Paolo Menis, consigliere del Pd e membro della commissione istruzione – con le scuole che stanno cercando di correre ai ripari riorganizzando i loro indirizzi secondo le indicazioni del Ministero, ma non è solo questo il punto critico di una “pseudo – riforma” che rischia di riportare indietro tutto il sistema scolastico.
Sono almeno tre i gravi errori presenti nel disegno di riforma che espongono il sistema a un pericoloso arretramento con pesanti impatti anche dal punto di vista sociale.

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18 Marzo 2010
Menis (PD): i sette peccati capitali del Piano socio-sanitario

ImageScritto, modificato, riscritto e nuovamente emendato. Ecco cosa è rimasto di un piano socio sanitario che, per l’opposizione e molti operatori del settore, rischia di mettere in serio pericolo l’evoluzione della sanità del FVG. Ecco i sette “peccati capitali” secondo il consigliere regionale del Pd e membro della commissione sanità, Paolo Menis.
1. Il metodo generale Sin dal suo insediamento l’Assessore Kosic e la Giunta Tondo hanno proclamato che avrebbe fatto del confronto il momento centrale nella costruzione del Piano Socio Sanitario ma non è stato così. Se dialogo c’è stato è rimasto all’interno della maggioranza, con accordi funzionali esclusivamente a logiche di potere, tant’è che sono servite ben sei convocazioni della competente commissione.

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18 Marzo 2010
Rai per una notte


Vi informiamo che in collaborazione con i Giovani Democratici il 25 marzo dalle ore 20 presso il salone del PD di Via Joppi 63 a Udine verrà proiettata in diretta la manifestazione dal Paladozza di Bologna “Rai per una notte”. Serata organizzata da FSNI e USIGRAI, uno sciopero bianco in difesa della libertà di stampa e di informazione.
Anche se giornalisti, cameramen, elettricisti, operai e altri operatori tecnici lavoreranno gratis i costi elevati e per coprire le spese è stata lanciata una sottoscrizione di 2,50 € a testa attraverso Paypal (www.raiperunanotte.it). Dato che non tutti sono in grado di effettuare il pagamento on line si faremo la raccolta fondi per la stessa manifestazione che poi provvederemo all’invio alla FNSI.
Un’altro attacco alla Costituzione Italiana attraverso la violazione dell’art.21, non dobbiamo far mancare il nostro sostegno a questi lavoratori e lavoratrici, in quanto sono loro che ci danno la possibilità di informarci.
Cordiali saluti.

Cristiano Shaurli

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18 Marzo 2010
Recidivi

In Friuli Venezia Giulia l’amministrazione di centrodestra annaspa e non riesce a fornire soluzioni concrete e valide ai problemi dettati dalla crisi dell’economia. Altre infatti sembrano essere le priorità del Pdl, che ha deciso di mettere mano alla legge elettorale regionale. E’ quasi un ritorno sul luogo del delitto. Risale infatti al 2002 il primo tentativo di controriforma elettorale con l’abolizione dell’elezione diretta del presidente della Regione. I cittadini con un referendum misero su quella norma una pietra tombale. Oggi cambia l’oggetto ma non lo stile. Grazie alla legge che il centrosinistra approvò durante il governo Illy oggi abbiamo una rappresentanza femminile significativa nella giunta regionale e un tetto massimo di tre mandati per i consiglieri regionali. Questo è solo un assaggio delle norme che il disegno di legge del Pdl si propone di eliminare o modificare. Ci torneremo su più più in dettaglio: intanto sappiamo che dobbiamo prepararci a una lotta difficile ma doverosa.

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18 Marzo 2010
PDL: Proposta di riforma legge elettorale regionale
Serracchiani: «Progetto che contiene un cumulo di provvedimenti aberranti»

da il Messaggero Veneto del 15.03.2010

UDINE. «Al centro-destra non è stata sufficiente la batosta ricevuta col referendum del 2002, quando voleva abolire l’elezione diretta del presidente, e prova a far passare un’altra controriforma». Così Debora Serracchiani, eurodeputata e segretaria Fvg del Pd, mostra il suo dissenso alle modifiche alla legge elettorale proposte dal Pdl.

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17 Marzo 2010
Pegorer (PD): cosa fa il governo per lo sviluppo dell’area?

ImageQuali sono gli indirizzi strategici del governo Berlusconi per lo sviluppo dell’area Adriatico balcanica? L’Esecutivo non ritiene opportuno intensificare da subito i rapporti istituzionali con la Slovenia? Quali politiche e quali investimenti intende attuare per consentire alla regione Friuli Venezia Giulia di avere un ruolo centrale nell’ambito dello sviluppo di questi territori?”. E’ quanto chiede il senatore, Carlo Pegorer, della presidenza del gruppo del Pd del Senato, che ha rivolto un’interrogazione parlamentare al ministro degli Esteri Franco Frattini, sottoscritta anche dai colleghi Blazina, Micheloni, Filippi Pertoldi, Cabras, Marinaro e Livi Bacci.
“L’8 e il 9 marzo scorsi – ricostruisce Pegorer nell’interrogazione – si e’ tenuto a Gorizia il Forum International desk su ‘Gli scenari dello sviluppo dell’area Adriatico Balcanica’, organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e il ministro dello Sviluppo economico, il Comune di Gorizia e la Banca Polare FriulAdria-Cre’dit Agricole, al quale hanno partecipato numerosi rappresentanti istituzionali di paesi del Sud-est dell’Europa.

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17 Marzo 2010
E San Giuseppe scese in piazza (di Salvatore Spitaleri)

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Non paia irriverente o irrispettoso il titolo scelto per questa breve nota, a sostegno dello sciopero generale indetto dalle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL della provincia di Udine per il 19 marzo prossimo, che culminerà in Piazza San Giacomo alle 10.30.
Mi pare che San Giuseppe possa, in questo senso, essere assunto per le sue qualità di “salt, onest e lavoradôr” ad icona del popolo friulano (e di quanti in questo nostro Friuli, magari venuti da terre lontane, si sono lasciati coinvolgere) ed in questa occasione guidare la manifestazione ed interpretare il suo significato più profondo.

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15 Marzo 2010
Menis (PD): l’esercito dei commissari

ImageUn apparato di presunti tecnici, sostituti di una classe politica che ha abdicato al suo ruolo.
L’ultimo, in ordine di tempo, si ritroverà per le mani la possibilità di decidere come impiegare qualcosa come 50 milioni di euro e il potere di scegliere il destino del “nostro” Tagliamento. Ed è solo una goccia nel fiume, anzi nell’oceano, degli arruolati in un esercito che sembra non avere confini: quello dei commissari straordinari.
Per scoprire chi sono e cosa fanno tutti i suoi colleghi sparsi per la Penisola, bisogna lavorare un po’ di fantasia. Quanti siano, esattamente, è difficile dirlo ma, in tutto il Paese, si parla di oltre 10mila persone, un vero e proprio “braccio dello Stato”.
Per lo più nati per la gestione di emergenze ambientali e naturali o specifiche calamità, dalla loro istituzione formale avvenuta con la legge 400 del 1988, sono stati chiamati a fare praticamente di tutto: risanare aziende in crisi, pianificare opere pubbliche particolarmente controverse, organizzare grandi eventi. Ma quanto costa questo esercito e soprattutto che cosa produce è ancora più difficile da dire.

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