21 Febbraio 2010
Potere e appalti: l’altra Protezione civile

Deroga straordinaria alle leggi sugli appalti, milioni di euro da gestire, una short list riservata di imprenditori amici: ecco perché per alcuni, prevenire un disastro naturale è economicamente meno conveniente che lasciarlo accadere

2 luglio 2009. Il sostituto procuratore Giuseppe Scelsi, titolare di una delle inchieste su Giampaolo Tarantini e la sua lobby di affari, escort e politica, interroga Enrico Intini, imprenditore barese. Amico di Massimo D’Alema, oltre che del ruffiano di palazzo Grazioli, Intini è accusato di turbativa d’asta nell’ambito di un appalto per le pulizie della Asl di Bari insieme a Lea Casentini e Cosimo Catalano. Durante l’interrogatorio gli viene chiesto di chiarire quale sia la natura dei suoi rapporti con Guido Bertolaso, che Intini ha incontrato due volte: la prima nel 2007, con Francesco Boccia, capo dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali sotto il governo di Romano Prodi, la seconda l’anno successivo in compagnia di Tarantini nella sede romana del Dipartimento della Protezione civile. Attivo soprattutto in Puglia, Basilicata e Campania, ma anche nel Lazio dove si è recentemente aggiudicato la raccolta dei rifiuti nei comuni di Anzio e Nettuno, il gruppo Intini comprende 44 società che offrono i servizi più disparati. La galassia guidata da Intini è ben nota tra imprenditori e politici per la sua atipicità, dal momento che lavora sia nel pubblico che nel privato con un’attività che spazia dalle costruzioni agli spin off universitari, dal controllo del territorio alla raccolta rifiuti, dalle pulizie ai servizi satellitari. Alla domanda sul perché del suo interesse per Guido Bertolaso, l’imprenditore barese risponde: “Alla Protezione civile hanno una short list, un elenco riservato di imprese da far intervenire in situazioni di emergenza, e ci piaceva farne parte”. Quando i giornali battono la notizia, Bertolaso prima nega, poi ammette a denti stretti: “Un funzionario dello Stato non può sottrarsi dall’essere interlocutore per tutti coloro i quali intendono sviluppare eventuali tecnologie e iniziative finalizzate a dare spazio al ‘made in Italy’ che rappresenta, come ben noto, una delle priorità della Protezione civile, anche a livello internazionale. […] Mi vennero presentati alcuni progetti che il gruppo Intini voleva sviluppare nel settore della protezione civile, ma non vi fu seguito agli incontri”. Ma l’obiettivo della Protezione civile non era quello di prevenire e affrontare terremoti, alluvioni, incendi e altre calamità? Da quando “dare spazio al made in Italy” è diventata una delle sue priorità, e che cosa significa questa espressione? E perché una short list (riservata, per di più, nemmeno fosse un dossier dei servizi segreti) di imprenditori amici?

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19 Febbraio 2010
Menis (PD): Piano SocioSanitario, caos aumentato dopo le audizioni

ImageLe audizioni dei rappresentanti delle professioni del mondo della salute e della sanità sul Piano sociosanitario 2010 – 2012 hanno ulteriormente aggravato la situazione di grave crisi interna al centrodestra.
A sostenerlo è Paolo Menis (Pd), membro della commissione sanità, che giudica molto positivamente i contributi portati dagli addetti ai lavori che, spiega, hanno rimarcato ulteriormente le gravi lacune che caratterizzano questo documento.
Il piano è settoriale e incompleto sintetizza l’esponente del Partito Democratico. Esso infatti tralascia di considerare alcuni dei punti cardine dell’evoluzione del sistema sanitario regionale come la necessità di lavorare ulteriormente per lo sviluppo della prevenzione e soprattutto non approfondisce adeguatamente gli effetti dell’innalzamento dell’età media dei soggetti ospedalizzati e l’incremento dell’incidenza delle patologie croniche.
Sono questi i fattori centrali che costituiranno le vere sfide che il sistema dovrà affrontare nel prossimo futuro a cui invece si risponde con una pseudo razionalizzazione basata sui tagli al personale che comporteranno un abbassamento della qualità dei servizi come gli stessi operatori hanno confermato.

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18 Febbraio 2010
Pienone per Stella a Casarsa: «Mai darla vinta al razzismo»

Messaggero Veneto — 18 febbraio 2010 pagina 05 sezione: PORDENONE

«Al razzismo non va mai data vinta, alla disgregazione dell’Italia non bisogna darla vinta». Il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella ha concluso così la presentazione del suo ultimo libro “Negri, Froci, Giudei & co” al teatro Pasolini di Casarsa, gremito martedì sera per l’incontro promosso dal circolo casarsese del Pd con il gruppo consiliare provinciale.

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18 Febbraio 2010
Identità del PD: discussione sulle domande poste da Bill Emmott

Il Direttivo del Circolo di Pordenone è invitato all’incontro di

Venerdì 26 febbraio, alle ore 20.30

presso la nuova sede, via don Sturzo, 1

Ordine del giorno:

– Comunicazioni del Segretario;

– Per un’identità del Partito Democratico: discussione sulle 10 domande poste dal giornalista Bill Emmott (ex-Direttore del “THE ECONOMIST”) al Partito Democratico (riportate qui di seguito);

– Varie ed eventuali.

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