18 Febbraio 2010
Serracchiani: IL PD e le liste civiche

Gentili membri del Direttivo e iscritti al Circolo di Pordenone,

trovate qui sotto una parte del messaggio che il Sindaco della città mi ha inviato per comunicarci che mercoledì 17 marzo alle ore 20.30 presso la Sede della Lista Civica “Il Fiume” di via Torricella a Pordenone ci sarà un incontro con la ns. Segretaria Regionale, Debora Serracchiani.

Si tratta di un incontro di grande interesse per noi tutti, dato che è parte di un dibattito più che mai attuale sui rapporti Partito Politico-Lista Civica e sul rilancio di un’azione politica condivisa in vista delle prossime Amministrative.

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18 Febbraio 2010
Pordenone inizia il tesseramento

Cara iscritta,

caro iscritto,

la vita del Partito Democratico è in una fase di ridefinizione dei suoi organi dirigenti: nel mese di

ottobre 2009 sono state completate le definizioni degli organi dirigenti nazionali e regionali con la nomine,

rispettivamente, delle segreterie di Pier Luigi Bersani e Debora Serracchiani. Le scelte si sono concretizzate

grazie all’importante impegno e all’apporto di tutti gli iscritti e di tutti coloro che, pur non iscritti, hanno

deciso di dare il loro contributo alle scelte del nostro partito.

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17 Febbraio 2010
Menis: la protezione (in)civile, come il governo delle emergenze distrugge un Paese

ImageForse, se non fosse esploso il caso Bertolaso, non se ne sarebbe nemmeno parlato. Il silenzio, anche in questo caso, poteva far comodo a molti. Poi è arrivato lo scandalo a scombinare tutti i piani e inevitabilmente si è accesa la luce sulla trasformazione della Protezione Civile in Società per Azioni. In fondo cosa c’era di male, sostenevano in molti, nel dare qualche potere in più al nostro fiore all’occhiello: la macchina dell’emergenza targata Italia.
Il problema, a ben pensarci, è proprio quello. Perché in Italia esiste veramente una macchina per la gestione delle emergenze che funziona alla meraviglia. Non solo per risolverle (e fin qui niente da dire, anzi l’impegno dei tanti volontari impegnati nel settore meriterebbe ben altro riconoscimento) ma soprattutto per crearle! La Protezione Civile, per ora senza S.p.A. poi si vedrà, è solo la punta di un iceberg di un sistema abituato da tempo ad operare fuori dall’ordinario, in un clima di perenne eccezionalità.
Nell’editoriale di Ezio Mauro di qualche giorno fa tutti i numeri. Solo nel 2009 le opere d’emergenza sono state 78, dal 2002 addirittura 500, con una spesa di 10 miliardi di euro. Un vero ramo dello Stato, come lo definisce il direttore di Repubblica, al cui interno troviamo di tutto. Ovviamente le grandi calamità naturali (terremoti, alluvioni, ecc.) ma anche tanti eventi che di “critico e imprevedibile” ,queste sono le caratteristiche che il vocabolario italiano attribuisce al concetto di emergenza, hanno ben poco. Soprattutto per quello che riguarda i Grandi Eventi: dai Giochi del Mediterraneo di Pescara all’anno giubilare paolino, dai viaggi del Papa in provincia ai Campionati Mondiali di Nuoto fino all’esposizione delle spoglie di San Giuseppe da Cupertino.

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16 Febbraio 2010
1000 PIAZZE II edizione

1000piazze2

Parte la campagna di mobilitazione del PD “1000 Piazze Per l’alternativa”, due giorni di manifestazioni nelle principali piazze italiane in cui il partito presenterà le sue proposte su lavoro, imprese, sanità, scuola, famiglie.

1000 piazze per l’alternativa. Il PD sarà in piazza l’19 e 20 febbraio 2010 dalla parte degli italiani, con l’obiettivo di tornare a occuparsi dei problemi di tutti e non di quelli del premier.

Sarà il modo per ricordare al governo, che si preoccupa solo dei problemi giudiziari di Berlusconi, cosa davvero non va .

Nel corso dei 2 giorni i militanti saranno nelle piazze di:

BRUGNERA

Ti invitiamo a divulgare le iniziative, a partecipare e a portare qualcuno.

La Segreteria Provinciale

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16 Febbraio 2010
Ionico: i commissari straordinari

Non si placa il pressing per individuare “Commissari straordinari” come miglior antidoto contro la complessità delle opere pubbliche, la farraginosità delle procedure e i tempi lunghi di esecuzione delle previsioni. Si tratta, in realtà, di una “deriva centralistica” e della mancanza di rispetto del principio della “leale collaborazione” tra poteri stabilito dalla Costituzione e dalle normative regionali. E’ possibile, invece, ottenere efficienza dal miglioramento della programmazione e dalla stipula di un “patto di stabilità” sulle reti di trasporto e le opere pubbliche più rilevanti.
Sono molti che insistono per avere un Commissario straordinario con poteri sostitutivi per gestire progetti, processi autorizzativi e lavori. Questa figura è, da punti di vista diversi, considerata indispensabile anche per l’on. Mario Valducci (presidente della Commissione Trasporti della Camera) e per l’ing. Gianpaolo Guaran (vicepresidente della Federazione Regionale degli Ingegneri) vista l’urgenza di accelerare le attività, semplificare le procedure e portare a compimento le opere in tempi ragionevoli.

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13 Febbraio 2010
Touadì a Gorizia: “Governare l’immigrazione senza demagogia ma con buone politiche”

Jean-Leonard Touadi, deputato Pd, unico parlamentare di colore in Italia, è intervenuto a Gorizia nell’ambito di un’iniziativa pubblica organizzata dal circolo cittadino del Pd. Con lui e con don Pierluigi Di Piazza, del centro Balducci di Zugliano, e con il presidente della provincia Enrico Gherghetta, si è parlato di immigrazione e di integrazione.

Una sala piena, all’hotel Entourage, ha salutato Jean Leonard Touadì, nell’incontro moderato dal segretario comunale Giuseppe Cingolani. Touadì, in Italia dal 1978, oggi docente universitario, è nato in Congo ed è stato assessore al Comune di Roma con la giunta allora guidata da Walter Veltroni. Venerdì sera, a Gorizia nell’ambito di un’iniziativa organizzata dal Partito democratico cittadino, ha duramente attaccato le politiche del centrodestra sull’immigrazione.
Touadì ha mostrato, dati alla mano, la demagogia che si nasconde dietro le dichiarazioni di Lega e Pdl sul tema dell’immigrazione. Sono il 7% della popolazione, in linea con quanto accade negli altri paesi europei, i migranti in Italia, e si concentrano al Nord (62% del totale) mostrando una concomitanza con le aree dinamicamente più sviluppate «C’è un tessuto produttivo – ha ricordato Touadì – che non potrebbe sopravvivere senza immigrati. La prima conclusione che dobbiamo trarre è che gli immigrati sono “complementari” ai lavoratori italiani, non in concorrenza. Chi dice che ci rubano il lavoro mente sapendo di mentire».

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