8 Febbraio 2010
QUALE FUTURO per l’Università a Pordenone

Intervento al Consiglio provinciale aperto del 4 febbraio 2010

INTRO

Il tema dell’Università attinge la sua forza dall’essere colonna portante per alcuni snodi strategici:

– il futuro delle generazioni locali

– l’innesto dell’innovazione (e ricerca) con la revisione della vocazione del territorio

Una politica capace di visione deve assumere queste due prospettive e mirare su queste ad ottenere dei risultati concreti con tempi credibili. Si tratta di una operazione non facile, eppure indispensabile. Su questa strada non ci si deve precludere alcuna strada.

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5 Febbraio 2010
Cordenons: Siete tutti invitati a tesserarvi.

Carissima/o,
“il Partito Democratico è il partito del nuovo secolo. Il nostro compito è quello di parlarti dell’Italia, delle idee che abbiamo per il nostro Paese e di come farle vivere in un rapporto reale con i territori e con i cittadini. C’è un duro lavoro da fare per dare un radicamento popolare al nostro partito. Un lavoro paziente per convincere l’Italia a guardarsi con gli occhi delle nuove generazioni e realizzare così, nel senso comune, un’idea di futuro. C’è un partito, il Partito Democratico, che si candida ed è credibile per l’alternativa di governo.”

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4 Febbraio 2010
Scuola superiore: un riordino che riporta indietro il Paese

Cari colleghi,
siamo in prossimità di quella che viene mediaticamente definita una “grande riforma” ma che rischia di rivelarsi un clamoroso passo indietro dell’attuale assetto della secondaria di secondo grado. Riteniamo per questo necessario richiamare la vostra attenzione su alcune questionichiave, attorno alle quali si giocherà, nei prossimi anni, la capacità della scuola pubblica di adempiere al mandato assegnatole dall’art. 3, comma 2, della Costituzione.
Oggi più che mai la rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno esercizio della cittadinanza non può che configurarsi come la priorità assoluta per ogni comunità professionale di docenti e dirigenti scolastici.
Il ruolo della scuola, infatti, si gioca sul terreno della cittadinanza, cioè sulla capacità di formare donne e uomini capaci di governare la propria esistenza. Il che vuol dire, educare al rispetto delle regole e delle persone, alla consapevolezza dei propri diritti, a interpretare i processi sociali, economici e scientifici in atto, ad usare, in contesti diversi dalla scuola, le conoscenze e le competenze apprese a scuola.
Formare mentalità critiche, capaci di risolvere problemi, abituare al dubbio, all’imprevisto, alla curiosità e, contemporaneamente, sviluppare un pensiero razionale e scientifico, capace di confrontarsi con la dimensione storica e con ogni aspetto dell’espressività umana, è compito fondamentale della scuola, tenuta a far acquisire quei saperi cosiddetti di cittadinanza indispensabili oggi per vivere, lavorare, continuare a studiare.

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3 Febbraio 2010
Univeristà ora è tempo di studenti serali

C’è una quota di mercato di potenziali studenti che viene poco o per nulla considerata: gli studenti-lavoratori e i lavoratori-studenti. Solo da poco tempo è prevista da alcune Università la figura dello studente part-time che, dichiarando preventivamente la propria situazione di studente-lavoratore, beneficia di un tempo più lungo per terminare i suoi studi prima di andare fuori corso e pagare, di conseguenza, tasse più salate.

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1 Febbraio 2010
Sui corsi televisivi di lingua italiana

INTERROGAZIONE


Primo proponente:
Giorgio Zanin

Gruppo politico: PD

Altri Consiglieri proponenti: Bragatto, Diolosà, Padovese, Pezzin, Zanut

Presentata il: 1 febbraio 2010

Richiesta risposta: scritta

Oggetto: Progetto “Parlare italiano… si può”;

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