Carissimi democratici e carissime democratiche ho ricevuto dall’Anpi di Udine la richiesta di aderire all’iniziative che vi allego: come provinciale di Udine abbiamo già aderito ma ritengo doveroso inviare anche alle assoziazioni e agli indirizzi in nostro possesso sia l’invito per Mirano (Ve) e che l’informazione dell’iniziativa che si terrà a San Giovanni al Natisone due momenti dello stesso problema.
Personalmente sarò impegnato nelle iniziative che il PD ha lanciato nella stessa giornata per le “1000 piazze per l’alternativa”. La nostra terra però, che ha vissuto sia l’emigrazione, che ora l’immigrazione e che si sta già confrontando con le nuove emergenze date anche dalla grave situazione economica che molte zone della nostra provincia stanno soffrendo, non si dimenticherà anche di questi due appuntamenti.
Il Partito democratico di Maniago ha sempre dimostrato grande attenzione in merito alle problematiche legate alla crisi occupazionale, che sta interessando anche il territorio maniaghese. Ciò è dimostrato dall’ordine del giorno, presentato il 6 agosto, «sulla situazione di crisi dell’area maniaghese» che è stato condiviso e sottoscritto, con l’apporto di un emendamento, dall’intera maggioranza nella successiva seduta consiliare del 16 settembre. Nel testo si impegnava sindaco e giunta ad «attivare con urgenza un tavolo concertativo con sindaci o loro delegati, esponenti delle parti sociali (aziende lavoratori), rappresentanti del Nip e delle banche locali», con il conseguente compito di «riferire alla commissione competente le azioni intraprese e i risultati conseguiti». Ebbene, a tutt’oggi nulla di tutto ciò è stato fatto, pertanto i componenti del gruppo Annamaria Poggioli, Gilberto Brun, Ilario Dessoni e Lucio Sabadin hanno presentato un’interrogazione a sindaco e giunta per «conoscere i motivi per i quali l’impegno è stato disatteso poiché sono trascorsi ormai più di due mesi e ancora non siamo stati informati sullo stato dei fatti», richiedendo «maggiore tempestività da parte della maggioranza per rispondere alle iniziative concordate. (l.v.)
Da Messaggero Veneto 03 dicembre 2009
Sulle recenti prese di posizione del Sindaco Emilio Iob circa il possibile ingresso dell’ospedale di San Daniele all’interno dell’Ass 3, Paolo Menis, già sindaco della cittadina collinare, invita alla calma e alla riflessione.
In un momento così delicato come quello attuale, spiega Menis, in piena fase di riforma della sanità regionale è opportuno procedere con la massima cautela. Uscire dall’Ass 4, di cui attualmente l’Ospedale Sant’Antonio costituisce un perno centrale, potrebbe essere un errore. Comprendo le preoccupazioni dei sindaci di Gemona e Tolmezzo, prosegue, ma per San Daniele la situazione è diversa e un’azione non adeguatamente ponderata e intempestiva potrebbe essere controproducente.
L’idea di consorziarsi con l’Alto Friuli non è nuova, prosegue il consigliere, e insegue il sogno di un’autonomia che è però lontana, nei fatti, dalla nuova impostazione che l’attuale maggioranza regionale ha inteso dare alla sanità del Friuli Venezia Giulia.
Il modello del futuro, che già ora in parte esiste, prevede che i servizi di base vengano garantiti negli ospedali di rete, com’è appunto quello sandanielese, mentre le specializzazioni più complesse siano accentrate nei poli dei capoluoghi. Questa realtà non può essere ignorata ma va affrontata.
Ai coordinatori e alle coordinatrici di circolo del pd provinciale di Udine
Ai consiglieri regionali e provinciali
A Ivano Strizzolo, deputato alla Camera, a Flavio Pertoldi e Carlo Pegorer senatori della Repubblica, a Debora Serracchiani deputata al Parlamento Europeo
Care democratiche e cari democratici, dopo la riunione dei circoli tenuta dal PD regionale di domenica scorsa, che aveva all’ordine del giorno l’organizzazione delle giornate nazionali di mobilitazione per l’11 e il 12 di dicembre, siamo a informarvi, per chi della provincia di Udine non avesse potuto partecipare, che durante la riunione sono stati individuati alcuni appuntamenti per lanciare anche in provincia di Udine l’iniziativa “1000 piazze per l’alternativa”. gli appuntamenti individuati sono: per venerdì 11 i mercati di Basiliano, Fagagna, Gemona del Friuli, Latisana e Tarcento e banchetti informativi nelle piazze a Cervignano, Tricesimo, Pasian di Prato e Tavagnacco; per sabato 12 dicembre e alcune piazze e mercati a Cividale del Friuli, Faedis, San Giorgio di Nogaro, Udine, Codroipo, Tolmezzo, San Daniele, Manzano e anche Pozzuolo del Friuli. E’ chiaro che chi desiderasse ampliare l’offerta è chiaramente ben accetto e deve comunicarlo a Enza per poterlo calendarizzare.
A questi appuntamenti è prevista la presenza dei parlamentari, consiglieri regionali e provinciali e di tutti gli amministratori per dare una tangibile presenza del partito nelle piazze di tutta la provincia.
Vi ringraziamo del graditissimo invito, che pubblicheremo sul nostro sito affinchè chi vorrà, potrà partecipare al decennale della scomparsa di Nilde Jotti.
Sicuramente democratica, liberamente comunista, donna moderna ed emancipata che sarebbe ancora in grado di tenere testa ai personaggi che spadroneggiano nelle nostre istituzioni attualmente.
Ricordo ancora la sua venuta a Udine: aver incontrato una delle nostre madri costituenti, l’aura che emanava la sua presenza: nobile, seria ma nel contempo capace di metterci tutti a nostro agio, è stato uno dei momenti che ha segnato sicuramente il mio percorso politico, per me che allora ero uno dei giovani ai primi approcci con la politica. Bello l’incontro che volle con le donne del partito per sostenere le loro lotte, a quei tempi come ora, per il lavoro e l’emancipazione.
Presentando oggi a Trieste gli emendamenti elaborati dai parlamentari del Pd eletti in regione, la segretaria regionale del partito, Debora Serracchiani, ha sottolineato che i tagli ‘denotano la mancanza di collaborazione tra Regione e Governo centrale’, con la Regione ‘che – a suo parere – non riesce a ottenere quello che le spetta di diritto’.
‘Neppure la Lega Nord – ha sottolineato Serracchiani – riesce a rendere vero il federalismo che tanto decanta. Si sono appiattiti sul Governo’.
Comprendo la necessità di una certa parte politica di apparire continuamente sui giornali pur di far parlare di sé ma l’ultima proposta della Lega Nord è semplicemente ridicola. Commenta così il consigliere del Pd Paolo Menis l’ultima boutade con cui il carroccio ha suggerito di inserire una croce nella bandiera italiana. Non paghi della strumentalizzazione del crocifisso di pochi giorni fa in consiglio regionale – quando paradossalmente proprio coloro che hanno votato la proposta di legge 39, che esclude gli stranieri da alcuni fondamentali diritti sociali, si sono fatti promotori della cultura cristiana – oggi leggiamo di quest’ennesima assurdità. Probabilmente, prosegue il consigliere da sempre in prima linea sulle tematiche dell’integrazione, cercavano una mossa ad effetto per richiamare l’attenzione dell’elettorato cattolico ma l’ansia di giocare d’anticipo gli ha fatto prendere un clamoroso abbaglio. Com’era auspicabile infatti anche il Vaticano ha duramente condannato questa decisione definendola ”un duro colpo alla libertà religiosa e all’integrazione.” Più volte siamo stati tacciati di demagogia quando abbiamo difeso la parità dei diritti e dei doveri tra italiani ed immigrati, ha concluso Menis, adesso mi aspetto analogo rigore della maggioranza regionale nel dissociarsi pubblicamente da quest’azione che va contro la politica d’integrazione che tutti, a parole, dicono di voler perseguire.
Paolo Menis
L’Anpi provinciale di Udine ci chiede di girare ai nostri indirizzi la richiesta del proprio lancio del tesseramento 2010. Noi lo facciamo volentieri anche per affrontare con un segnale tangibile gli attacchi costanti alla Costituzione Italiana, che vengono fatti dall’attuale governo dell’Italia.
Non ultima l’esternazione di cambiare la Bandiera d’Italia. Non sono queste le riforme che si devono fare, anzi questa è l’involuzione della democrazia.
Per una Italia Indivisibile, Libera, Democratica e Solidale
Cordiali saluti
Cristiano Shaurli
segretario PD provinciale di Udine