L’intervento di Gottardo mi conferma che le perplessità e le difficoltà di accettare questa legge non solo del centro sinistra ma anche di una buona parte del PDL E, infatti, la necessità di spiegare e di voler rassicurare i cittadini, volendo far pensare che non siano capaci di farsi i conti in tasca, evidenzia la consapevolezza che il rischio privatizzazione può comportare. Ritengo, proprio perché da assessore all’ambiente ho trattato il tema in questa regione facendo applicare la legge Galli, quanto sia facile superare il limite che, in qualche modo, possa non garantire e tutelare l’acqua a tutti i cittadini senza il rischio di farla essere un bene prezioso non nella sua realtà di elemento fondamentale per la vita dell’uomo ma, proprio perché tale, diventare prezioso per le sue tasche. Voglio ricordare che da sempre l’uomo ha cercato e avuto l’acqua gratuitamente quale indispensabile elemento di vita e sopravvivenza ed è aberrante pensare che un giorno possa diventare un elemento in capo a un privato che può, deliberatamente, a quanto vendere e a chi vendere. E’ a questo grave rischio che si deve pensare e discutere sul tema acqua per tutelarla e garantirne la sostenibilità, pensando alle generazioni future. Pertanto si dovrà agire più sulla responsabilizzazione ed educazione al risparmio dell’acqua che a privatizzarla, paventando il rischio del cosiddetto “oro blu”.