5 Ottobre 2009
Sandra, Sandrino e Debora: i nostri delegati alla Convenzione Nazionale I 150 delegati alla Convenzione Provinciale di Pordenone svoltasi ieri c/o l’ Auditorium della Regione di Pordenone hanno eletto i 3 delegati : Sandra Bianco (S. Vito al Tagliamento), Sandrino della Puppa (Aviano), Debora Del Basso (Castelnovo del Friuli) che rappresenteranno la nostra provincia alla prossima Convenzione Nazionale che si svolgerà a Roma l’ 11 ottobre.
E’ stata un’ occasione importante di confronto e di dibattito costruttivo sul futuro del nostro partito e sui temi più importanti che riguarderanno l’ agenda politica del prossimo autunno: scuola, crisi economica, ambiente, politiche sociali e sanitarie e la formazione.
Buona partecipazione e discussione politica che deve avere una via d’uscita principale, quella della forte unità.
In tanti stanno dimostrando di credere nel Partito Democratico e che ci valuteranno per la qualità della proposta politica. Serve un partito che si assuma fino in fondo le proprie responsabilità, discute e dialoga con la gente, ma poi decide e governa.
Ci siamo e abbiamo voglia di rimanere in campo, con tutte le nostre peculiarità, ma anche con la potenzialità di ripartire bene alla fine della campagna delle primarie.
Buon lavoro ai nostri 3 delegati… Tutto il Partito Democratico della Provincia di Pordenone è con voi!!!
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Invito tutti ad abbassare i toni sul tema che si sta trattando (il pdl 39: Modifiche legislative a sostegno dei soggetti che risiedono o prestano attività lavorativa in Regione da almeno quindici anni) perché si possa trovare un equilibrio che consenta a tutti, e soprattutto a questa maggioranza, di valutare il problema con la massima attenzione, soprattutto per le conseguenze che si potrebbero determinare. Mi riferisco in particolare ad alcuni aspetti presenti nel progetto di legge e che riguardano l’assistenza ai più deboli che non possono essere trattati in base all’ideologia di partito, ma solo ed esclusivamente da un punto di vista umano e in base alle necessità che come cittadini si potrebbero trovare a sopportare. Mi chiedo ancora una volta in base a quale misura e secondo quale criterio si vogliono estromettere taluni e favorire altri, quando la valutazione dovrebbe prendere in considerazione il profilo umano di situazioni di estremo bisogno o di estrema indigenza.