“Il segretario leghista Piasente non ha titoli per giudicare nessuno o rivendicare nulla”. Lo afferma il capogruppo regionale del Pd Mauro Travanut.
Secondo Travanut “chi ha usato la carica politica per farsi mettere in un consiglio di amministrazione dovrebbe avere il buon gusto di stare in silenzio a fare quello che sa: spartire seggiole e prebende. Non occorre sforzarsi per capire le priorità della Lega nella giunta regionale: basta uno sguardo alle ultime vicende di Promotur e ai soldi buttati da Turismo Fvg e tutto diventa chiaro”.
Anche per il presidente di Autovie Venete, nominato da Tondo, la partita finanziaria per la terza corsia è “supercomplicata”. Ecco il “fare” di Tondo. I dubbi di Terpin sulla terza corsia Il presidente della concessionaria scettico sulla sostenibilità finanziaria. «La partita finanziaria per la terza corsia? È supercomplicata».
L’assemblea provinciale chiede due impegni ai candidati «Casellario lindo e subito dimissioni in caso di indagini» Tutti promossi. L’assemblea provinciale del Pd ha infatti votato all’unanimità il gradimento ai nove candidati del territorio per le prossime regionali.
“Tondo e la sua giunta non imparano mai e non sorprendono più”. Lo afferma il capogruppo regionale del Pd Mauro Travanut, commentando la bocciatura da parte del Governo della legge di riforma della sanità del Friuli Venezia Giulia. “Tondo e i suoi non vogliono e non sanno cambiare strada – sostiene Travanut – e sembra scrivano e votino leggi col proposito di destinarle a sonore bocciature. Ormai sono quasi una ventina: numeri da record”.
“C’è lavoro da fare e grandi prospettive, criticità da eliminare e punti di forza da sostenere”. Lo ha detto il deputato del Pd Ettore Rosato, a nome della delegazione dei candidati democratici al Parlamento che oggi è stata in visita alla To-Delta, terminalista che opera al Molo Settimo del porto di Trieste.
Mercoledì 13 febbraio
ore 18.00
Sala Convegni Hotel Moderno Palace- Pordenone
Elezioni politiche del 24 e 25 febbraio
RICOSTRUIRE L’ITALIA CON GIUSTIZIA ED EQUITA’. IL PD E I SUOI CANDIDATI AL
PARLAMENTO INCONTRANO I CITTADINI
Intervengono
Rosario Sisto (Segretario del Circolo PD di Pordenone)
ENRICO ROSSI
(Presidente della Regione Toscana)
I Candidati di Pordenone alla Camera e al Senato:
Federica Fogolin
Franca Quas
Lodovico Sonego
Lorella Stefanutto
Giorgio Zanin
Il patto Tondo-Berlusconi? «Balle». L’ex premier piuttosto «ci restituisca i 370 milioni scippati al Friuli Venezia Giulia con l’accordo Tondo-Tremonti». L’arroventato clima elettorale vede continuamente in contrapposizione il centrodestra e il centrosinistra. Il presidente Tondo annuncia l’intesa preelettorale con il leader del Pdl Silvio Berlusconi, nel caso vincesse le elezioni politiche del 24 e del 25 febbraio. E subito i parlamentari del Pd si scatenano per criticare quanto affermato dal governatore. «Dopo aver criticato l’accordo Bersani-Serracchiani, Tondo e i suoi sono andati in crisi e lo hanno copiato, sia pur malamente».
Un tour per capire le realtà locali «e rendere più autentica e credibile la proposta politica». Lo ha intrapreso il Partito democratico nei giorni scorsi e si concluderà lunedì al Cro di Aviano. Ieri una giornata tutta triestina per i candidati regionali alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. La delegazione, guidata dal segretario regionale e candidata a governatore del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e dal segretario provinciale Francesco Russo, candidato al Senato, ha incontrato i rettori delle Università di Trieste Francesco Peroni e di Udine Cristiana Compagno nella sede del rettorato di Piazza Europa Unita.
VISCO Una delegazione di candidati regionali del Pd al Parlamento in visita alla caserma “Sbaiz” di Visco e alla città stellata. Il gruppo, guidato dal sindaco Francesco Martines e da Debora serracchiani, segretaria del Partito democratico del Fvg e candidata alla presidenza del Regione, ha raggiunto prima l’ex caserma di Visco che, come ha sottolineato lo storico Ferruccio Tassin, rappresenta l’unico campo di internamento nazi-fascista in Italia. Tassin ha tracciato la storia di questo luogo di segregazione, abbandonato a se stesso nonostante i molteplici appelli per la sua salvaguardia e per il mantenimento di un luogo della memoria così significativo.