Non è bastato il favore delle tenebre e nemmeno il tentativo di mimetizzarlo all’interno di un maxi emendamento di ben 20 pagine. Alla fine, il blitz della maggioranza, un finanziamento da 150.000 euro per la nuova pellicola su Marco d’Aviano firmato dal regista Renzo Martinelli, considerato uno degli intellettuali di riferimento del Carroccio, è stato smascherato.
È stato Paolo Menis (PD) a intervenire al momento della votazione per chiedere la rilevazione nominale dei voti.

“Le città e il territorio “intelligenti”, i servizi ferroviario e marittimo per le merci, il trasporto pubblico locale e le piste ciclabili rappresentano punti di forza per realizzare una buona mobilità e assicurare uno sviluppo di qualità: la politica deve avere coraggio di puntare più in questa direzione e magari un po’ meno sulle rotonde”. Lo ha detto l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani domenica a a Villacaccia di Lestizza (Udine), intervenendo al seminario “Ecologia, ambiente e strategia politica per il futuro del Friuli Venezia Giulia”, organizzato dagli Ecologisti democratici.

La tassazione più favorevole di cui godono i negozianti nei Paesi confinanti con l’Italia consente loro di offrire a prezzi più bassi gli stessi prodotti presenti sul mercato italiano. E ciò provoca un grave danno agli operatori nazionali che non possono competere alla pari con i concorrenti d’oltre confine.
A risentirne, nelle zone di Trieste e Gorizia, è soprattutto il settore dei distributori di carburante.

«Il balletto giunto ormai al ridicolo sul finanziamento alla pellicola del regista Bellocchio sul caso Eluana Englaro deve finire». Tuona così il presidente della Provincia Pietro Fontanini, che esorta «tutti quei politici regionali, da destra a sinistra al centro, che intendono finanziare il film a mettere denaro di tasca propria». «Fra il Pd, qualcuno del Pdl che tifa Englaro e altri politici che hanno abbracciato la causa del fine-vita per chi non è ritenuto più degno di vivere, suppongo che possano racimolare un bel po’ di soldini», dice Fontanini.

La frammentata maggioranza di centrodestra infatti ha annunciato l’intenzione di trasferire a Turismo Fvg il compito di sostenere le imprese cinematografiche, finora assegnato alla Film Commission. Un errore commesso consapevolmente e senza possibilità di riscatto perché l’Agenzia Turismo Fvg non ha le competenze tecniche per valutare le proposte di finanziamento e non si può dire brilli per trasparenza di gestione. E questo è un ulteriore motivo di preoccupazione.

“Il voto espresso martedì in Consiglio regionale dal gruppo del Partito democratico non implica alcuna mutazione di linea politica, anche perché si è trattato di uno spiacevole intoppo procedurale nel quale è incespicata larga parte dell’opposizione”. Lo afferma la segretaria regionale del partito Debora Serracchiani, commentando il voto in Consiglio regionale con cui è stata bocciata una parte dell’emendamento che prevedeva la garanzia della continuità per le attività in corso di Film Commission.

Annamaria Poggioli, portavoce provinciale delle Donne Democratiche, ringrazia
le tante donne, ma non solo, dei Circoli del PD della provincia di Pordenone, le
Associazioni dei diversi ambiti, culturale, sociale, sindacale, e il movimento “Se
non ora quando” per il massiccio contributo in termini di raccolta delle firme e
di sensibilizzazione sull’importanza della petizione.

“Niente più quote rosa, ma la possibilità di essere elette con regolare voto di cittadini e
cittadine senza nessuna corsia preferenziale”: questo è ciò che hanno sottolineato Santa
Zannier, Presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità e le Commissarie
Annamaria Poggioli, Annamaria Mozzi, Ester Pacor al momento della consegna, pochi giorni
fa, delle 5886 firme della petizione sulla doppia preferenza di genere nelle mani del presidente
del consiglio regionale Maurizio Franz, firme sottoscritte dalle consigliere Annamaria
Menosso, anche vice presidente del Consiglio, e Mara Piccin.

“La chiusura di Film Commission è un errore commesso consapevolmente e senza possibilità di riscatto”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani, commentando l’intenzione della maggioranza di centrodestra di trasferire a Turismo Fvg il compito di sostenere le imprese cinematografiche, finora assegnato alla Film Commssion.
Secondo Serracchiani “se serviva, questa è l’ennesima conferma che nel centrodestra la Lega fa e disfa, anzi disfa e basta. Sono infatti palesemente pretestuose le ragioni economiche addotte dal presidente Tondo, emerse con straordinario tempismo proprio in coincidenza con la “grana” del film di Bellocchio”.

“La collaborazione in chiave federativa tra gli atenei di Trieste e Udine segna un passo importante nella direzione di un “sistema regione” che sa investire al meglio le sue risorse umane e finanziarie”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani.