12 Marzo 2012
Pegorer: la specialità è nelle nostre mani

“La specialità del Friuli Venezia Giulia è nelle mani della politica di questa regione, non di quella romana”. Lo afferma il senatore del Pd Carlo Pegorer.
Secondo Pegorer “non dovrebbe essere necessario ripetere che la specialità è una prerogativa scritta nella Costituzione, e che non è pensabile affidare la sua ‘difesa’ a un segretario nazionale di un partito che, con la sua azione di governo, ha minato l’autonomia della nostra Regione. Sul Governo di cui Alfano è stato membro, infatti, grava la responsabilità di aver portato i conti pubblici al limite estremo del fallimento, e i conti in ordine – puntualizza – sono garanzia che l’autonomia regionale si può esercitare concretamente e non solo a parole.

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11 Marzo 2012
Maran: gli interessi del leader pesano sul Pdl

“Ristabiliamo la verità: Berlusconi ha lasciato palazzo Chigi perché la sua maggioranza non era più in grado di reggere e tutte le forze istituzionali, produttive e sociali l’avevano abbandonato”. E’ il commento del vicepresidente dei deputati del Pd Alessandro Maran alle dichiarazioni del segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, che oggi all’assemblea dei coordinamenti e degli eletti del Friuli Venezia Giulia ha detto che “Berlusconi ha fatto un gesto di grande generosità verso il Paese”.

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11 Marzo 2012
Industria: Rosato; Agenzia farmaco affossa Diaco Spa

“Il protrarsi del ritardo dell’Agenzia italiana del Farmaco nell’autorizzare il riavvio della produzione ai Laboratori Biomedicali Diaco spa sta assumendo il profilo di un dannoso atto omissivo”. E’ l’allarme lanciato dal deputato del Pd Ettore Rosato sulla situazione della maggiore azienda farmaceutica della provincia di Trieste, dichiarata fallita il 4 ottobre 2011 e attualmente affidata a un curatore fallimentare.

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10 Marzo 2012
CONFERENZA DONNE DEMOCRATICHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

9 marzo 2012,

 Palmanova (UD)

Cinzia Del Torre:

                                                  Portavoce Regionale Donne Democratiche

Sabina Cauci:

Portavoce Donne Democratiche Provincia di GO

Laura Marcucci:

Portavoce Donne Democratiche Provincia di TS

Annamaria Poggioli:

Portavoce Donne Democratiche Provincia di PN

Giulia Romano:

Portavoce Donne Democratiche Provincia di UD

E Con:

Debora Serracchiani:

Segretaria Regionale

e

Roberta Agostini:

Portavoce Nazionale Donne Democratiche e

Componente della Segreteria Nazionale

 

CONFERENZA DONNE DEMOCRATICHE

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

La situazione di grave crisi economica che stiamo vivendo ci obbliga ad elaborare riflessioni e proposte partendo da punti di vista inimmaginabili fino ad un recente passato e che siano anche orientate dalle differenza tra i generi e dall’esigenza di creare reali pari opportunità.

I cambiamenti che stiamo vivendo minano alla base molte delle certezze che credevamo di aver raggiunto e ricadono soprattutto sulle spalle delle classi e delle persone più indifese: donne e giovani.

Le ragazze ed i ragazzi, che si affacciano per la prima volta sul mercato del lavoro, sono rassegnati a non avere la possibilità di un’occupazione stabile e sicura e si aspettano di vivere in condizioni economiche e di crescita professionale certamente peggiori rispetto a quelle dei genitori, nonostante abbiano mediamente un livello di scolarizzazione più elevato.

Le lavoratrici, i lavoratori e le imprese si confrontano con esigenze di flessibilità, spesso non contemplate dalla normativa o dal contesto politico, e che lasciano pertanto ampi spazi ad abusi ( ad esempio: lavorano per un numero imprecisato di ore o ricevono parte del salario in “nero”).

La Pubblica Amministrazione spesso non appare adeguata a dare risposte e servizi idonei, non solo a causa di un apparato burocratico vischioso e complesso, ma anche di una politica troppo lenta a metabolizzare i cambiamenti che intervengono nella società.

In questo quadro le donne, già solitamente gravate dal doppio lavoro, si trovano a confrontarsi con problematiche in molti casi preesistenti alla crisi, ma che sono nettamente peggiorate in questi ultimi tre anni.

Sempre maggiori sono le evidenti carenze del sistema di welfare, che gravano pesantemente sulle spalle delle donne impedendo un reale sviluppo del lavoro femminile, ivi compresa la crescita delle imprese dirette da donne.

La Conferenza delle Donne Democratiche è pertanto convinta che non ci potrà essere sviluppo, se non sarà eliminata la secolare disparità esistente tra uomini e donne, in tutti gli ambiti: lavorativo (pubblico e privato), economico, di rappresentanza istituzionale (ruoli e funzioni) oltre che per quanto attiene al lavoro di cura nel contesto familiare.

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9 Marzo 2012
I giovani chiedono ridurre gli stipendi dei parlamentari

I Giovani Democratici della provincia di Pordenone sabato 10 marzo saranno presenti con un gazebo (al mattino al mercato di Pordenone e al pomeriggio dalle 16 in piazzetta cavour) per sostenere la raccolta di firme a favore della proposta di iniziativa popolare per ridurre gli stipendi dei parlamentari, dei rappresentanti nelle istituzioni eletti dai cittadini e di tutti i dirigenti e funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica ed equiparati , ed adeguarli alla media degli stipendi europei. L’iniziativa è stata pubblicata, come richiesto dalla legge, sulla Gazzetta ufficiale n.227 del 29.09.2011 e da quel giorno è iniziata la raccolta di firme che si concluderà entro la metà di questo mese. Marco Cavallaro, Segretario Giovani Democratici della Provincia di Pordenone

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6 Marzo 2012
Finanziaria impugnata, Maran: “Sono finiti quei tempi”

Il centrodestra regionale sembra non aver capito che sono finiti quei tempi, quando si attingeva con leggerezza al bilancio regionale”. Lo afferma il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Sandro Maran, commentando l’impugnazione da parte del Governo della legge finanziaria 2012 del Friuli Venezia Giulia. Secondo Maran “certi comportamenti nei provvedimenti della spesa pubblica non sono mai stati accettabili, ma oggi in tempi di difficoltà per le casse della Regione, risultano particolarmente intollerabili. Il presidente Tondo e la Giunta dovrebbero essere consapevoli più di tutti gli altri che la priorità va data allo sviluppo e al lavoro, e non certo – puntualizza – all’erogazione di contributi a pioggia. Di fronte a questa impugnazione risalta ancora una volta l’assurdità di una Giunta Tondo che rivendica di aver ridotto il fantomatico debito lasciato da Illy”.
Per l’esponente democratico “risorse sempre più scarse devono essere utilizzate in modo efficace e questo implica una differente agenda di governo, chiare priorità e riforme coraggiose. Insomma – conclude – una concezione della Regione completa diversa da quella di Tondo”.

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