Il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ha detto di pensare “a una macroregione di cui facciano parte Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia, Slovenia, Croazia in cui tutti lavorino insieme”. La Giunta farebbe bene ad impegnarsi affinché il Friuli Venezia Giulia torni a essere la regione avanzata su cui l’Italia investe nelle relazioni con i nuovi Paesi membri e non un territorio soltanto schiacciato dal peso della loro concorrenza.
«Si chiuda la gestione commissariale della laguna di Marano Lagunare e Grado». Lo chiede il deputato Pd Ettore Rosato in un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini.
Si è svolto ieri in Croazia il referendum per l’adesione del paese balcanico all’Unione Europea: i sì hanno vinto con il 66% dei voti ed è stato così un altro decisivo passo verso il traguardo del luglio 2013 quando la Croazia dovrebbe fare il suo ingresso nell’Unione Europea dopo aver completato numerose riforme interne. Questa vittoria è un segnale importante per la speranza europea e un incoraggiamento a consolidare l’Unione.
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“Partecipando, oggi, presso il Tempio Ossario di Cargnacco alla commovente cerimonia in ricordo della tragedia della campagna di Russia che costò la vita a più di 40.000 soldati italiani, la stragrande maggioranza alpini della Julia molti dei quali friulani, ho condiviso l’appello lanciato dal vicesindaco di Pozzuolo del Friuli, Massimiliano Pozzo, teso ad evitare il riproporsi, in Friuli, di divisioni nell’occasione di ricorrenze – come quella del 25 aprile -che devono segnare invece un momento di forte unità del Paese attorno ai valori fondanti della Carta Costituzionale.
“Fare cerchio per valorizzare le nostre prerogative costituzionali e dare un fattivo contributo alla ricostruzione del Paese”. Questo per il senatore del Pd Carlo Pegorer l’imperativo che si pone ai parlamentari e capigruppo di tutte le forze politiche, convocati venerdì 27 gennaio dal presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo per valutare l’impatto economico e normativo del decreto ‘salva Italia’ sulla regione.
UNA FORMAZIONE PER GLI AMMINISTRATORI SULL’ENERGIA
Le conseguenze del riscaldamento globale e la riduzione delle riserve delle fonti fossili impongono un cambio di paradigma nella gestione dell’energia. Premesso che il primo pilastro è dato
da una diminuzione dei consumi e un taglio agli sprechi, una nuova idea di sviluppo deve necessariamente confrontarsi con un aumento importante (sostanziale) delle fonti di energia
rinnovabile.
Il deputato e coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo, ha sostenuto che anche sulla partita delle infrastrutture “il Pdl non intende abdicare alla sua funzione di rappresentanza degli interessi vitali del Friuli Venezia Giulia”. La dichiarazione d’autosufficienza del centrodestra fatta da Gottardo è assurda.